Gruppi di manifestanti pro-Trump sono riusciti a irrompere all'interno del complesso di Capitol Hill, la sede del Congresso Usa dove era in programma la ratifica dell'elezione di Joe Biden a nuovo presidente. Da un video girato all'interno del Campidoglio e che sta rimbalzando sui media americani si vedono decine di sostenitori del presidente uscente Donald Trump all'interno della Statuary Hall. I manifestanti sono anche riusciti a entrare dentro l’aula del Senato. 

Secondo i rumors dei media statunitensi, si aggrava il bilancio delle vittime in seguito agli scontri avvenuti durante l'assalto al Congresso americano da parte dei sostenitori di Donald Trump. Oltre alla donna uccisa da colpi d'arma da fuoco esplosi da un agente del Campidoglio, altre tre persone sono morte per emergenze e complicazioni mediche. Sono stati colpi di arma da fuoco sparati dalla polizia a uccidere Ashli Babbit durante le proteste. Lo ha riferito il capo della polizia di Washington, sottolineando che un'inchiesta è stata aperta sull'evento. 

Secondo gli ultimi aggiornamenti sono 13 i feriti e 52 le persone arrestate, molte per violazione del coprifuoco. La Cnn riferisce che il vice consigliere per la sicurezza nazionale, Matt Pottinger, si è dimesso in seguito all'assalto al Congresso da parte dei fan di Donald Trump. 

Intanto il sindaco di Washington ha esteso l'emergenza pubblica per altri 15 giorni, fino al 21 gennaio, il giorno dopo l'insediamento di Joe Biden, appuntamento per il quale si temono nuovi forti tensioni. 

Circolano le voci di invocare il 25esimo emendamento per rimuovere Donald Trump, anche se l'idea non è stata ancora ventilata al vicepresidente Mike Pence. Il 25esimo emendamento della Costituzione prevede che il vicepresidente prenda i poteri nel caso il presidente muoia, si dimetta o sia rimosso dal suo incarico. D'accordo sulla rimozione anche alcuni leader repubblicani. Intanto si susseguono diverse dimissioni, dalla portavoce di Melania Trump al vice portavoce della Casa Bianca. Stanno valutando di lasciare anche il ministro dei Trasporti e il consigliere per la sicurezza Nazionale.

Intanto Trump, ieri è intervenuto con un video in cui ribadiva l'accusa di elezioni falsate invitando comunque i suoi fan a "tornare a casa", è stato bannato temporaneamente dai principali social media: Twitter, Facebook e Instagram.

L'ex presidente Barack Obama ha parlato di un "grande disonore e vergogna" per gli Stati Uniti ma non di "una completa sorpresa". La violenza, ha detto, è stata "incitata da un presidente che ha continuato a mentire sul risultato delle elezioni".

Il premier italiano, Giuseppe Conte ha così commentato: "La violenza è incompatibile con l'esercizio dei diritti politici e delle libertà democratiche".