Sono per il momento sei (tra cui almeno due minori), ma potrebbero purtroppo drammaticamente aumentare nelle prossime ore, le vittime del terremoto di magnitudo 6.2 che oggi alle 12,20 ha colpito la Croazia. Decine i feriti ed i dispersi di questa tragedia che ha colpito la regione centrale dello stato balcanico, con l'epicentro del sisma vicino alla cittadina di Petrinja, 25mila abitanti, a 44 chilometri a Sud-Est della capitale Zagabria. Il terremoto e' giunto inaspettato, dopo che nella giornata di ieri la terra aveva tremato, seppur in una misura minore, nella vicina localita' di Sisak e in molti si aspettavano delle semplici scosse di assestamento. E invece, fin da subito, si e' capita la reale portata del sisma, che in pochi secondi ha praticamente raso al suolo Petrinja. Case distrutte, edifici crollati - compresi un asilo e un ospedale -, macerie ovunque e scene di disperazione nelle localita' poste vicino all'epicentro, che hanno spinto Darinko Dumbovic, sindaco di Petrinja, esclamare "Meta' della citta' e' distrutta. E' terribile, ci sono morti e feriti. Il centro e' distrutto. E' un disastro".

Ad accorrere immediatamente sui luoghi della tragedia, il premier croato Andrej Plenkovic, il quale oltre a mobilitare l'esercito, inviando nella citta' colpita un primo contingente di 300 militari, ha spiegato: "Stiamo mettendo a disposizione tutti i servizi disponibili per aiutare le persone e ripulire le zone distrutte. La cosa piu' importante ora e' salvare vite umane". Il premier ha inoltre annunciato che 500 posti sono gia' pronti nella caserma della citta' per gli sfollati che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni. "L'intenzione e' che questa sera nessuno resti senza un alloggio fra tutti coloro che non possono fare ritorno alle loro case" ha detto Plenkovic. La scossa si e' sentita distintamente anche a Zagabria, dove nel giro di pochi secondi si e' interrotta l'elettricita', sono saltate le linee telefoniche e l'intera citta' e' caduta in un completo blackout.
Il sindaco della capitale croata, Milan Bandic, ha chiesto ai concittadini di non utilizzare le auto per tenere libere le strade ai servizi di emergenza. A Zagabria, per diverse ore, il traffico e' andato in tilt a causa della mancanza dell'elettricita' e dei semafori spenti. Molte le persone (compresi numerosi parlamentari evacuati in fretta e furia) uscite dalle proprie abitazioni e radunatesi in piazza o nei parchi cittadini per paura di nuove scosse. Danni sono stati registrati anche nella sede del Parlamento ed in altri edifici governativi. La centrale nucleare di Krsko, in Slovenia, ma a due passi dal confine con la Croazia, e' stata chiusa in via precauzionale.

La scossa si e' avvertita distintamente un po' in tutta Europa, dalla vicina Slovenia alla Bosnia Erzegovina, dalla Serbia all'Ungheria, perfino all'Austria e alla Baviera. Il tremore e' stato avvertito distintamente anche su tutta la costa adriatica italiana, con centinaia di chiamate ai vigili del fuoco in Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e perfino in Abruzzo e Campania. Al momento, comunque, non si registrano danni a cose o strutture. Da tutta Europa, nel frattempo, sono arrivati messaggi di solidarieta' da parte di numerosi rappresentanti istituzionali. A cominciare dalla Serbia, storico nemico della Croazia, che attraverso il suo presidente Aleksander Vucic, si e' detta "pronta ad offrire ogni tipo di aiuto, sia tecnico che finanziario", auspicandosi che il bilancio in termini di vittime non sia troppo pesante.

Numerosi i messaggi di supporto da parte dell'Unione Europea, a partire dal presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, la quale ha twittato "Siamo pronti ad aiutare. ho chiesto a Janez Lenarcic di essere pronto a recarsi in Croazia non appena la situazione lo consentira'. Siamo al fianco della Croazia". Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto indirizzare al Presidente della Repubblica di Croazia, Zoran Milanovic un messaggio, esprimendo "a lei e a tutto il popolo croato - in particolare a quanti affrontano le difficolta' generate dal sisma - i piu' sinceri sentimenti di cordoglio e partecipe vicinanza della Repubblica Italiana. Nel confermarle che in questa difficile circostanza la Croazia puo' contare sulla solidarieta' e la collaborazione dell'Italia, le rinnovo, a nome del popolo italiano e mio personale, le piu' sentite condoglianze". Anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha voluto indirizzare le piu' sentite condoglianze al suo omologo Andrej Plenkovic e al governo croato, assicurando "la nostra solidarieta' e vicinanza agli amici croati. L'Italia e' pronta a fornirvi tutta l'assistenza e l'aiuto necessario".
(ITALPRESS).