Nuovo filone di indagine nell'inchiesta che la Procura della Repubblica di Avellino ha avviato sulla contaminazione della falda acquifera da tetracloroetilene nel comprensorio solofrano-montorese. A carico del primo cittadino Michele Vignola e del presidente dell'Irno Service (la municipalizzata che si occupa della gestione della rete idrica) Federico Pirolo dal pm Elia Taddeo è stato aperto un fasciolo per interruzione di pubblico servizio. I fatti sono quelli legati ai disagi patiti dalla cittadinanza proprio a causa dell'emergenza ambientale. A maggio è stata depositata una richiesta di prosieguo delle indagini. Richiesta che è stata notificata anche a Vignola e Pirolo.
La Procura già nel 2014 aveva aperto un primo fascicolo d'inchiesta per omissione in atti d’ufficio, concorso colposo in avvelenamento delle acque, discarica abusiva e violazioni del codice dell’Ambiente previsto dall’ex decreto Ronchi a carico del primo cittadino, del presidente dell'irno Service e di un dirigente della società.
Un atto dovuto quello dei magistrati del Tribunale di Avellino, in funzione della carica rivestita dai soggetti interessati, che arrivò a due settimane dall’ordinanza comunale che vietò per 4 lunghi giorni l’utilizzo dell’acqua corrente a Solofra.
Giuseppe Aufiero