Salerno

“Gli investimenti nel Mezzogiorno non possono essere solo una posta del Recovery Plan, peraltro del tutto inadeguata, né tantomeno ritenersi assorbiti dalle linee di intervento generali che riguardano la digitalizzazione e l’ambiente, che hanno carattere orizzontale e riguarderanno tutto il territorio nazionale, né soddisfatti dal finanziamento di opere già in corso, imprimendo alle risorse un carattere sostitutivo e non aggiuntivo, come si è finora fatto per i Fondi strutturali europei con i risultati che conosciamo". Così Federico Conte, deputato salernitano di Liberi e Uguali, durante l'intervento a Montecitorio sulla Legge di Bilancio.

"E tantomeno - riprende - può risolversi in un mero trasferimento di risorse alle singole regioni come enti di gestione, che ha rappresentato il limite e la causa della deriva regionalista, emersa prepotentemente durante la pandemia. L’infrastrutturazione del Mezzogiorno deve essere una missione strategica di un piano complessivo che coordini i fondi del bilancio europeo e del Recovery plan e quelli nazionali inseriti nella Legge di Bilancio. E' necessario, perciò, che la enorme disponibilità finanziaria che verrà da Piani europei collegati e interconnessi non sia gestita separatamente su due linee diverse, quello del Bilancio dello Stato e quello del Recovery Plan; occorre una visione organica che è politica prima che organizzativa”, ha aggiunto Federico Conte.