Ultimo saluto ieri della comunità paghese alle consorelle del Sacro Cuore che lasciano il paese perchè richiamate a Roma da un ordine della Madre Generale, lasciando un vuoto nel paese. Con la partenza delle suore, infatti, chiude l’Istituto della scuola d’infanzia “Santa Maria di Costantinopoli”. Per tutti “l’asilo delle suore”, gestito da 54 anni dalle consorelle dei Sacri Cuori.
Un punto fermo nell’educazione religiosa per i piccoli dell’intero mandamento del Vallo di Lauro, che ha cresciuto generazioni di bambini. Molto sgomento e tristezza in quanti sono intervenuti ieri alla messa celebrata in onore delle consorelle. Cittadini e genitori ancora sotto shock per l’allontanamento forzato. Le suore infatti sono state richiamate a Roma per assenza di vocazione e a Pago la loro presenza sarebbe stata inutile. Non la pensano così le numerose mamme, i papà e i familiari dei bambini che all’asilo dalle suore ci andavano volentieri.
A poco sono servite le richieste di colloquio, le petizioni di firme per convincere la madre generale che portare via le suore da Pago del Vallo di Lauro era sbagliato poiché molte sono le famiglie che trovano nella loro casa un aiuto nell’educazione cattolica dei loro piccoli. La madre generale non ne ha voluto sapere e da oggi le suore a Pago non ci sono più. E se da un lato si è perso un pilastro della formazione cattolica nell’intero Vallo, poiché molti erano i bambini dei paesi vicini che frequentavano le materne a Pago, dall’altro a settembre partirà l’asilo statale che a Pago non c’è mai stato perché le suore erano davvero un’istituzione per tutti.
«Come amministratori abbiamo sempre ritenuto di incentivare le attività dell’istituto – ha dichiarato il primo cittadino di Pago del Vallo di Lauro, Giuseppe Corcione – collaborando e sostenendo l’asilo scegliendo di non istituirne uno statale che avrebbe depotenziato la struttura che accoglie i bimbi di tutto il mandamento. Inoltre avere avuto per tanti anni un istituto religioso è per noi un grande prestigio data la garanzia di corretta formazione, soprattutto se si considera quanto in un territorio come questo sia fondamentale dare valori ed esempi così edificanti, abbiamo cercato di far restare le suore, abbiamo scritto e incontrato la madre generale invano. I nostri bambini non resteranno senza una materna valida il nostro impegno è quello di garantire un’istruzione adeguata ed è quello che stiamo provvedendo a fare senza provocare grandi traumi nei nostri piccoli».