Benevento

Il gruppo Pd si spacca a Benevento: Fioretti e Varricchio sono fuoriuscite dopo la sfiducia a De Pierro e dopo la non accettazione nel gruppo di Luca Paglia, e hanno fondato un nuovo gruppo.
Nel merito però De Pierro spiega, assieme a Del Vecchio e Lepore, rimasti nel "vecchio Pd" che non è possibile nè usare il nome né il simbalo: «Con riferimento alle comunicazioni inoltrata al Presidente del Consiglio comuale circa la costituzione del gruppo consiliare denominato “Gruppo consiliare del PD per l’alternativa” avente il simbolo del Partito Democratico, si evidenzia che, all’interno del Consiglio comunale di Benevento, già sussiste il gruppo consiliare del PD, motivo per cui si invita Codesta Presidenza a non autorizzare lo stesso nome e lo stesso contrassegno per costituire tale gruppo in assemblea stante, l’effettiva titolarità, anche per ragioni di prevenzione temporale del gruppo del PD già costituito sin dall’inizio della consiliatura. Infatti il collegamento tra partiti ed eletti si formalizza all’atto dell’elezione poiché i candidati sono presentati all’elettorato sotto una denominazione ed un contrassegno che corrispondono al movimento politico. Di talché, la candidatura sotto il nome ed il contrassegno del partito abilita di pieno diritto gli eletti - e soltanto loro – ad utilizzare lo stesso nome e lo stesso contrassegno per costituire il gruppo in assemblea. In definitiva, l’eventuale dissenso politico, tra il partito ed il gruppo, non potrà privare quest’ultimo della identificazione come gruppo di tale partito, quale divenuto a seguito delle elezioni. Difatti, il rapporto tra il candidato eletto ed il partito di appartenenza, non esercita influenza giuridicamente rilevabile, attesa la mancanza di rapporto di mandato e l’assoluta autonomia politica dei rappresentanti al consiglio comunale rispetto al Partito che li ha candidati. (TAR PUGLIA, BARI, SENT. N. 506/2005) Alla luce di quanto sopra esposto, se ne inferisce che il nuovo gruppo consiliare, al fine di potersi costituire autonomamente, non può assumere una denominazione che possa sovrapporsi e/o sostituirsi a quello che ha partecipato alle elezioni di cui quello del PD è espressione. Tantomeno, si ritiene possibile in assenza di una specifica disposizione statutaria o regolamentare che il nuovo gruppo possa assumere la medesima denominazione ed il simbolo di quello che ha concorso alle elezioni».