Avellino

Al “San Nicola”, l'Avellino si traveste da Babbo Natale e anticipa, fatalmente, la distribuzione dei doni a chi, di regali, proprio non aveva bisogno. Il Bari. Come su un verde tavolo, imbandito a festa, si materializza il poker dei padroni di casa, cinici nell'approfittare di un paio di imperdonabili azzardi biancoverdi per poi andare alla giugulare, con un calcio di rigore concesso per una svista arbitrale, e chiudere i conti senza farsi pregare. Giochi fatti già nel primo tempo. Gol di Marras, Celiento e doppietta di Antenucci. Nel finale di partita il gol della bandiera, firmato da Bernardotto. Stavolta può fare solo mea culpa, la squadra di Braglia. Un gruppo che, dopo sedici giornate, ha ormai mostrato ampiamente pregi e difetti evidenziando la bontà, a sprazzi, ma anche gli errori, sfociati in evidenti lacune, nelle scelte da parte di chi l'ha costruita. Il direttore sportivo Di Somma. Con il budget investito dalla proprietà era impossibile non tirare fuori qualcosa di buono ed è stato fatto troppo poco. Lo dice il campo. Si vede. E stavolta non c'era impedimento o crisi societaria con cui fare i conti. Anzi.

Le scelte iniziali - Come nelle attese, Braglia conferma nove undicesimi della formazione opposta lo scorso mercoledì al Monopoli. In porta torna Forte, in attacco riecco Fella dal primo minuto. L'unica sorpresa di Auteri è rappresentata dalla scelta di Lollo, a centrocampo, al posto di Bianco.

Primo tempo - Parte forte, l'Avellino. Al 3', Santaniello per Tito, che crossa dalla sinistra e premia l'inserimento in area di D'Angelo. Il centrocampista, lasciato solo dalla difesa barese, al centro dell'area di rigore, colpisce di testa, ma non inquadra la porta. La risposta del Bari arriva al 5'. Marras taglia verso il centro e calcia forte dai 25 metri, conclusione alta. Il botta e risposta prosegue al 7' quando Adamo scappa via sulla destra e crossa basso verso il centro dell'area. Santaniello si lancia in scivolata, ma arriva tardi sul pallone. Annaspano i pugliesi, sembra l'inizio di una storia che, però, si rivela decisamente diversa dalle premesse. Al 14', cadeaux biancoverde e gol del Bari. Brutto scarico di Dossena per Aloi, fronte alla porta. Il centrocampista viene asfissiato dal pressing di Lollo, che gli rapina il pallone da dietro. Marras non crede a tanta grazia e batte con uno scavetto all'angolino l'incolpevole e incredulo Forte. Il crollo è verticale. Imperdonabile a questi livelli e contro questo tipo di avversari. Due giri di lancette e il Bari si stropiccia di nuovo gli occhi. Luigi Silvestri e Miceli si scontrano come alle giostre, tra colpi di testa e svirgolate in piena area di rigore. Celiento è decisamente più pratico e fa 2-0. All'orizzonte c'è un Everest da scalare. Le urla di Braglia cercano di risvegliare un Avellino formato torpore. Manna dal cielo per il Bari in cerca di riscatto. Al 23', D'Ursi tenta un tiro a giro dalla distanza, Forte si distende e blocca la sfera. Poi alla fiera delle generosi pensieri per gli altri partecipa anche l'arbitro Ricci della sezione di Firenze, che si prende un bell'abbaglio concedendo un penalty, che non c'è, ai galletti. Miceli perde palla in uscita, Marras salta Forte e si lascia cadere. Calcio di rigore, ma, probabilmente, in maniera sintomatica rispetto alla non completa sicurezza nella scelta, nessuna sanzione per il portiere dei lupi. Chi, invece, non ha dubbi è Antenucci, che scarica un missile a incrociare alla destra di Forte. Minuto di gioco numero 26, il risultato è di 3-0. L'Avellino è tramortito. Il Bari ne approfitta per vestire i panni del lupo e azzannare la preda, disorientata. Al 41', rimessa laterale centrale di Dossena, che dà il via all'azione che sfocia nel 4-0 firmato dal solito Antenucci, che sbuca tra Dossena e Miceli, sul filo del fuorigioco, e batte Forte in uscita. Al 44', Luigi Silvestri rischia il rosso con un entrataccia su D'Ursi a centrocampo. Riecco l'atavico limite dell'impulsività (che non è carattere) del difensore. Si va al riposo sul 4-0.

Secondo tempo - Si riprende da dove si era lasciato. Al 49', la difesa, formato Titanic dopo l'impatto con l'icberg, continua a imbracare acqua. Forte deve uscire in presa bassa per anticipare Marras lanciato a rete. Al 50', ci vuole la traversa, sugli sviluppi di un angolo, per stoppare una correzione volante D'Ursi, manco a dirlo solo soletto a due passi da forte. Nella girandola delle sostituzioni da segnalare il recupero lampo di Maniero, rispetto ai 20 giorni inizialmente messi in preventivo per tornare in campo. La partita è, però, bella che andata. Al 67', proprio Maniero perde l'attimo calciando debolmente tra le braccia di Frattali. Al 71', Aloi ci prova con una punizione velenosa dal limite. Il pallone supera la barriera e si spegne alto sulla traversa. Si inizia a pensare alla gara di mercoledì con la Vibonese, in cui mancheranno gli squalificati Aloi e Ciancio (ammoniti, erano in diffida) e anche gli avvicendamenti sono rimodulati sul risparmio delle energie rispetto alla gestione del piano partita. Al 78', uno dei subentrati, Bruzzo, si divora un gol fatto non trovando la porta da distanza ravvicinata. A proposito di costruzione della squadra e di calciatori già pronti a garantire ricambi all'altezza dei titolari. All'81' Forte evita un passivo ancor più pesante murando Candellone lanciato a rete, all'86', Frattali si oppone alla botta ravvicinata di Maniero. Quattro minuti di recupero. Al terzo arriva il gol di Bernardotto su cross di Ciancio. Frattali respinge corto e l'ex Lanusei cancella lo zero dalla voce delle marcature irpine. Non può cancellare, però, la necessità di una seria riflessione, a 360 gradi. L'Avellino perde 4-1 e la continua discontinuità non può più essere derubricata a mero evento episodico.

Il tabellino.

Bari - Avellino 4-1

Marcatori: pt 14' Marras, 16' Celiento, 26' Antenucci (rig.), 41' Antenucci; st 48' Bernardotto.

Bari (3-4-3): Frattali; Celiento (25' st Corsinelli), Ciofani, Di Cesare (1' st Perrotta); Semenzato, Lollo, Maita (17' st Bianco), D’Orazio; Marras (11' st Candellone), Antenucci (11' st Simeri), D’Ursi. A disp.: Liso, Marfella, Hamlili, Andreoni. All.: Auteri.

Avellino (4-4-2): Forte; Ciancio, Dossena, Miceli, L. Silvestri; Adamo (12' st M. Silvestri), Aloi (30' st Rizzo), D'Angelo (12' st Bruzzo), Tito; Santaniello (16' st Bernardotto), Fella (16' st Maniero). A disp.: Pane, Pizzella, Leoni, Errico, Rocchi, Burgio, Nikolic. All.: Braglia.

Arbitro: Ricci della sezione di Firenze. Assistenti: Buonocore della sezione di Marsala e Pragliola della sezione di Terni. Quarto uomo: Longo della sezione di Paola.

Note: Ammoniti: Aloi per proteste. Ciancio, Fella, Ciofani e Lollo per gioco falloso. Angoli: 2-4. Recupero: pt 1', st 4'. Gara a porte chiuse.

Sedicesima giornata Serie C, girone C. Clicca qui per risultati e classifica.

Foto: pagina facebook SSC Bari