La consueta conferenza stampa del governatore De Luca sulla situazione epidemiologica in Campania

COVID-19 - Il governo deve decidere la linea da seguire: la linea della prevenzione per misure semplici, tempestive e controllabili. Ancora non ci sono decisioni, la prevenzione prevede i rimborsi per le categorie che hanno subito dei danni, un risarcimento al danno economico ma deve avvenire in pochi giorni, non dopo mesi. Le mezze misure non esistono, scontentano tutti e non servono per farci uscire dalla epidemia da Covid. Le misure non devono avere deroghe: per i comuni sotto i 5mila abitanti, per le feste di Natale ospitare due persone non residenti: ma chi controlla? Se faccio il cenone con venti persone non conviventi sono stato un irresponsabile, dopo due settimane andranno in terapia intensiva. 

SCUOLA - Riapriranno il 7 gennaio, ma chi ve lo dice? Continuiamo a ripetere che si fissa prima la data di riapertura e poi i fatti smentiscono la realtà. In Campania massimo rigore per poter riaprire tutti e per sempre. Non far finta di aprire per tre giorni e poi richiudere.

Ordinanza per la mobilità: iniziamo questo fine settimana per bloccare il consumo di alcoli e altro genere in pubblico. Cercheremo di controllare coloro i quali vengono dal Nord, sia nelle stazioni che negli areoporti.

SANITA' - La situazione è chiara: la Campania, ancora una volta, si è salvata. A settembre e a ottobre abbiamo mescolato le carte, adottando misure da guerra per salvarci come: i controlli dopo le vacanze estive, la chiusura delle scuole un mese prima del governo, misure di contenimento prima degli altri. Una parte del miracolo in Campania è che abbiamo combattuto a mani nude: in regione sono arrivati solo 23 medici, migliaia di disponibilità nei bandi e solo un anestesista è arrivato in Campania.

Il Veneto ha il triplo dei contagi della Campania: altro che zona gialla o arancione! Mando i miei auguri ai concittadini veneti che stanno pagando sulla propria pelle il propagandismo italiano, ma sono in zona gialla.

Si è conclusa nel ridicolo la campagna di sciacallaggio ai danni della regione e di Napoli: la Campania è una delle regione che ha retto meglio rispetto alla popolazione e alle risorse, abbiamo il tasso minore dei ricoveri in terapia intensive, nessun malato è stato curato nelle palestre o nelle sacrestie. Non c'era nessuna ragione per commissionare l'Asl 1 di Napoli per infiltrazione camorristica, è finita un'altra occasione di sciacallaggio. 

VACCINO - Si decide di inviare per ogni regione il 10% di copertura per la popolazione, una distribuzione non proporzionata ma su criteri misteriosi. La nostra programmazione è la seguente: non falsifichiamo i dati. Le consegne ce la dobbiamo vedere per i fatti nostri. Il 27 dicembre giornata simbolica per le vaccinazioni, se ci fanno la grazia di riceverli. Il 99% della Campania ha ricevuto il vaccino antinfluenzale, solo due distretti su tutta la regione non li ha ricevuti. Bisogna preparare gli spazi adatti, registrare le generalità di chi deve ricevere il vaccino, allestire le sale per poter ricevere il vaccino in pochi minuti. La copertura deve essere in tutto il territorio e abbiamo deciso che si farà il 12 gennaio. Il trasporto e l'uso entro due ore dallo scongelamento. 

LAVORO - Guardiamo all'economia: i fondi europei devono essere distribuiti in maniera corretta per evitare un furto di migliaia di euro ai danni del Sud. La distribuzione è totalmente inaccettabile: il governo vuole dare al Nord il 60% e al Sud il 34%. Uno squilibro inaccettabile: tutte le forze del Sud devono partecipare a questa battaglia aldilà del partito di appartenenza. 

Stiamo lavorando per le nostre responsabilità: abbiamo consegnato un cantiere per le aree vesuviane: non è solo la pista ciclabile come si crede, ma una riqualificazione del territorio. Abbiamo consegnato le prime decine degli autobus pronti per tutta la regione. Speriamo che siano utilizzati. Una consegna di pullman per Capri, Procida e Sorrento. Apriamo una battaglia per far sì che Procida sia la Capitale Europea della Cultura. Eventi culturali nei vari teatri per allegerire questo periodo triste. 

Avremo giorni difficili, non sarà il solito Natale o Capodanno: dobbiamo essere responsabili. Capire che questi sacrifici non porteranno al pienone delle terapie intensive a gennaio: evitiamo assembramenti, salutiamoci da lontano o tramite i telefoni. I ragazzi sono bravi, capiranno.