Napoli

Il sangue di San Gennaro non si è sciolto. Alle ore 18 ancora nessun prodigio e Napoli prega e spera. Milioni di fedeli in tutto il mondo seguono in preghiera la giornata del miracolo di inverno, il cosiddetto miracolo laico. L'ultimo tentativo si terrà dopo la messa del Cardinale.  Dopo il mancato miracolo di questa mattina e delle 12, l'ampolla con il sangue del Santo Patrono di Napoli è stata portata nuovamente sull'altare maggiore del Duomo per l'ostensione a distanza dei fedeli, intorno alle 16.30.

Questa mattina è stato l’abate della Cappella di San Gennaro del Duomo di Napoli, monsignor Vincenzo De Gregorio, ad annunciarlo al termine della messa celebrata alle 9 sull’altare del Duomo: “Quando abbiamo preso la teca dalla cassaforte – ha spiegato l’abate – il sangue era assolutamente solido e rimane assolutamente solido“.

Il cosiddetto miracolo laico del 16 dicembre – in memoria dello scampato pericolo della tremenda eruzione del Vesuvio del 1631 – non si è però ancora verificato: il sangue nell'ampolla era infatti ancora solido e non si è sciolto. C'è speranza, e dunque tanta attesa per l'ultima messa di questo pomeriggio,  l'ultima messa da arcivescovo di Napoli per Crescenzio Sepe, visto che sta per passare il testimone a Mimmo Battaglia. Si prega dunque per un miracolo in extremis, prima che l'ampolla, col sangue del Santo, venga riportata nella sua teca, dopo la messa.

La liquefazione del sangue del Patrono contenuto nelle ampolle è considerata di buon auspicio per la città e, di contro, il mancato prodigio viene visto come portatore di sventure. Nelle occasione nelle quali, infatti, San Gennaro non ha ripetuto il miracolo, si sono verificati eventi nefasti per la città. Nel 1939-1940, il sangue non si sciolse, e l'Italia fu investita dalla II Guerra Mondiale. Poi ci sono date anche più vicine a noi e sono sempre date in cui si verifidcarono eventi negativi, come nel settembre del 1973, periodo della diffusione del colera a Napoli e nel settembre del 1980, anno del terremoto in Irpinia.

Il prodigio di dicembre è detto "miracolo laico" perché si svolge nella Cappella di San Gennaro, gestita dalla Deputazione di San Gennaro, istituzione
laica nata il 13 gennaio 1527 per un voto della città e presieduta dal sindaco di Napoli. Quest'anno però le celebrazioni si svolgono sull'altare maggiore del Duomo in modo da garantire il necessario distanziamento previsto dalle norme anti Covid, difficile da garantire all'interno della Cappella.