Torre Annunziata

Palazzo Fienga è stato il simbolo del potere camorristica a Torre Annunziata, all’epoca in cui il clan Gionta imperava su questo territorio.
La struttura era stata confiscata nell’ottobre del 2016 e versa in condizioni statiche gravemente compromesse come certificato da diversi accertamenti tecnici effettuati negli anni. 

Il palazzo continua però ad essere abitato, nonostante la condizione fatiscente, e, dopo che il giudice ha revocato la confisca di due unità immobiliari c’è il rischio che i proprietari tornino dentro la struttura. 

Per questo i carabinieri hanno eseguito questa mattina su mandato del gip di Torre Annunziata il sequestro dei due appartamenti, provvedimento necessario, sottolinea la procura retta da Nunzio Fragliasso, "per garantire la pubblica e privata incolumità, inibendo la praticabilità dei luoghi da parte degli stessi proprietari e di terzi, stante la perdurante e attuale condizione di pericolo sia per gli eventuali occupanti sia per il transito pedonale". Il palazzo, che è nel cuore del Quadrilatero delle Carceri nel centro storico oplontino, infatti, è stato gravemente danneggiato nel terremoto del 1980 e, negli anni, fino al 2014, è stato oggetto di diverse ordinanze comunali per lo sgombero e di intimazione ai proprietari di lavori urgenti di ristrutturazione per eliminare il pericolo. Ma nessuna di questi misure è stata rispettato. Il decreto del gip è stato notificato anche all'amministrazione comunale di Torre Annunziata oltre che ai proprietari degli immobili.