Per lunghi anni è stata la discarica degli arianesi, senza mai arrecare problemi e disagi nonostante fosse allocata in centro. Ed ha ingoiato le macerie del disastroso sisma del 23 novembre 1980, quando ruspe troppo frettolose spinte dalla foia di qualcuno distrussero più del sisma pezzi importanti e di grande valore della storia arianese, tra cui la chiesa di San Francesco.
Oggi il fosso Madonna dell'Arco, interessato da una indagine giudiziaria tanto da finire sotto sequestro per problematiche ambientali, riceve un finanziamento importante per le opere di messa in sicurezza idrogeologica, bonifica dell'ex discarica, regimentazione delle acque compreso il consolidamento del vallone Fosso Maddalena. Complessivamente 1.351.426 euro: di cui 754.964 euro per il primo intervento e 596.462 euro per il secondo.
Un finanziamento richiesto dalla precedente giunta guidata dal sindaco Enrico Franza e concesso al Comune di Ariano Irpino da parte del Ministero dell'Interno dipartimento per gli affari interni e territoriali, direzione centrale per la finanza locale nell'ambito delle provvidenze per lo sviluppo della capacità progettuale dei comuni.
Un risultato importante. Il Comune non si è fatto trovare impreparato, disponendo di un elaborato progetto di fattibilità tecnico economico, grazie anche alla preziosa sinergia con il Consorzio di Bonifica dell'Ufita di Grottaminarda. Soddisfazione per questo risultato raggiunto da parte del sindaco Enrico Franza, del suo vice Carmine Grasso e dalla vecchia giunta Franza che ha seguito attentamente la vicenda. .