Contursi Terme

Terremoto politico nel comune di Contursi Terme, il vicesindaco Antonio Briscione, oggi 14 dicembre, ha ufficialmente presentato le sue dimissioni dalla carica di vice e assessore del comune. Una decisione già annunciata durante l'ultimo consiglio comunale avvenuto il 12 dicembre, arrivata come un fulmine a ciel sereno. Le motivazioni alla base della decisione sono tutte state messe nero su bianco in un lungo manifesto pubblicato anche via social in cui, chiaramente, vengono messe in luce tutte le discrepanze e le incompatibilità “ormai insanabili” venutesi a creare tra l'ormai ex vice e la maggioranza comunale.

Al primo posto, vi è la questione legata all'ipotesi di una riapertura alla lavorazione dei rifiuti liquidi, non provenienti dal territorio comunale, presso l’impianto di depurazione Cgs sito nella zona industriale Asi di Contursi Terme. Riapertura a cui Briscione, che è anche presidente della Riserva regionale naturale protetta Monti Eremita-Marzano-Foce Sele e Tanagro, si è sempre fortemente opposto. Diverse le accuse rivolte anche al primo cittadino Alfonso Forlenza, tra cui il fatto di averlo più volte scavalcato e non averlo coinvolto in varie riunioni.

“Nel confermare l'assoluta e insanabile distanza creatasi sulla gestione tematica affrontata in Consiglio comunale e nel rilevare, nel corso degli anni, il prevalere di scelte non in linea, in avviso dello scrivente, con gli impegni di assoluta trasparenza e collegialità dell'azione amministrativa assunti all'atto della costruzione della compagine amministrativa di fronte ai cittadini, si ritiene di segnare il passo in maniera forte e decisa manifestando apertamente e per iscritto ciò che tutti da tempo conoscono: abbiamo sensibilità troppo spesso inconciliabili, a volte addirittura opposte.” Sottolinea Briscione.

“Continuerò a garantire il mio impegno fino a fine consiliatura da semplice consigliere comunale, nello stesso modo e con lo stesso piglio di sempre, per proporre e affiancare tutte le iniziative volte al bene di Contursi Terme, per garantire il necessario controllo su tutte le azioni dell’Amministrazione comunale, per annullare la possibilità di riapertura dell’impianto di trattamento rifiuti liquidi. La città merita un diverso approccio a problematiche di questo tipo, un diverso slancio, una diversa sensibilità. “ Conclude l'ex vicesindaco.