Capaccio

«Non intendiamo attaccare gli uomini della polizia municipale ma affermare che vanno tutelati». Lo afferma Angelo Rispoli, segretario provinciale della Csa Salerno, in risposta alla nota degli agenti del comando di Capaccio Paestum in merito alla sorveglianza del centro di accoglienza per immigrati. «Quando parliamo di “personale non qualificato”, non lo diciamo certo per denigrare gli agenti, a cui vanno tutti i nostri ringraziamenti per il prezioso lavoro svolto. Ci riferiamo piuttosto alla mancanza di attrezzature e dispositivi di protezione che, purtroppo, mette a rischio il personale in servizio. Basti pensare ai vetri delle auto della municipale non a prova di sfondamento, e al fatto che alcuni di questi ragazzi sono addirittura disarmati.

Ciò non è indice di sicurezza e non è possibile mandare il personale della municipale allo sbaraglio. Gli agenti della municipale, ricordo, sono ausiliari di pubblica sicurezza. Noi non abbiamo competenze di ordine e sicurezza pubblica, che è in capo ad altri. Per concludere, vorrei rinnovare la mia solidarietà agli operatori del comando di Capaccio. Come sindacato siamo al loro fianco ed è nostro dovere batterci finché non gli verrà garantita la sicurezza. Io stesso lavoro nella polizia municipale e non posso che stare dalla loro parte». Infine un appello a sindaco di Capaccio e comandante. «Tendiamo la mano al primo cittadino Franco Alfieri e, conoscendo la sua sensibilità nei confronti della municipale, gli chiediamo di condurre insieme a noi questa battaglia. Al comandante Carotenuto, invece, ricordiamo che il suo ruolo è innanzitutto quello di datore di lavoro, con tutte le responsabilità del caso».