Moiano

Una comunità in festa per San Pietro, come non era mai accaduto a Moiano. La statua del santo patrono della parrocchia esposta sul sagrato della chiesa per un momento solenne, di devozione, ma anche, appunto, di festa. Perché, come ha spiegato don Iosif Varga, “la comunità può crescere insieme grazie anche a questi eventi semplici ma significativi”.

Lunedì sera, dopo tre giorni di esposizione, e dopo la messa solenne nel giorno di San Pietro e Paolo, la statua è stata portata sul sagrato, dove è stata accolta dalla gioia dei fedeli. Una novità importante per la comunità maionese perché in molti infatti quella statua non l'avevano mai vista. A raccontare come è nato il tutto ad Ottopagine è stato don Iosif Varga, parroco della chiesa di San Pietro di Moiano.

“Come tutti sanno - ha spiegato don Iosif - il patrono della parrocchia di Moiano è San Pietro, ma nessuno si ricorda di aver fatto mai una festa in suo onore. Abbiamo una statua che lo raffigura vestito da Papa e risale al 1860. E’ raro trovare una statua che lo rappresenta vestito da pontefice. L'idea della festa di ieri è nata per dare l'importanza necessaria al santo patrono. La statua è stata restaurata nel 1989, ma non è stata mai esposta per la devozione dei fedeli. Tante persone mi hanno detto che non hanno mai visto la statua da vicino. La sua solennità e imponenza ha fatto esultare i fedeli nell'ammirarla”.

E così in tanti a Moiano hanno potuto ammirare per la prima volta la statua ottocentesca di San Pietro. Ma la serata di lunedì ha rappresentato anche un importante momento di festa e di incontro. 

“Tre giorni prima della festa - ha raccontato don Iosif - abbiamo esposto la statua, lunedì sera abbiamo celebrato la messa solenne e poi abbiamo esposto la statua all'ingresso della chiesa per quasi due ore per la gioia dei fedeli. Abbiamo poi continuato la festa davanti la chiesa in maniera semplice con canzoni ed un piatto di pasta e fagioli e un bicchiere di vino per tutti i presenti”. 

“Sono contento - ha concluso il parroco di Moiano - perché la festa è andata molto bene, oltre le aspettative, e a costo zero. Ringrazio i collaboratori vecchi e nuovi per il lavoro svolto lunedì sera e in tante altre occasioni. Si può festeggiare bene anche senza grandi spese. La comunità può crescere insieme grazie anche a questi eventi semplici, ma significativi”.

Vincenzo De Rosa