San Marco dei Cavoti

L'ex sindaco di San Marco dei Cavoti, Francesco Cocca, ricorda don Michele Marinella, parroco prematuramente scomparso 10 anni fa. A lui dedica una lunga lettera, che pubblichiamo, in memoria di un amico, di un parroco che tanto ha donato alla comunità.

“Non è facile raccontare la storia di “amicizia”, privata e istituzionale, che ha segnato il mio legame con don Michele Marinella, parroco e personalità il cui ricordo, a dispetto della prematura scomparsa, vive forte e nitido nella nostra memoria.
Nessuna parola, nella sua singolarità, è in grado di definirne l’eccezionalità della figura e della missione sacerdotale.
Gli anni che hanno caratterizzato il mio impegno politico come primo cittadino di S. Marco dei Cavoti, costellati di incontri, di volti ed esperienze, di soddisfazioni e momenti di riflessione, mi hanno lasciato come eredità più toccante il patrimonio spirituale di don Michele. Parroco, amico, confidente, consigliere, uomo di chiesa e di fede: una personalità eclettica ed estroversa, dalla straordinaria ricchezza emotiva. Posso senza dubbio definirmi fortunato nell’aver avuto l’opportunità di conoscerne le numerose sfaccettature del carattere, nell’aver condiviso con lui esperienze e progetti, nell’averne scoperto la profondità e sensibilità d’animo.
Parroco dai saldi principi di fede, punto di riferimento per la comunità religiosa e civile di San Marco, don Michele aveva lo straordinario dono di saper mostrare il volto giusto ad ogni occasione. Sorridente e severo al tempo stesso, paterno con i più piccoli, generoso con i bisognosi, nel corso della sua missione pastorale a San Marco è stato una figura presente in ogni circostanza. Mai è venuta meno la sua parola di conforto nei momenti di difficoltà e di dolore; mai è venuta meno la sua intransigente guida religiosa nei momenti di culto e di preghiera; mai è venuto meno il suo sorriso nei momenti di gioia e di condivisione.
Ho numerosi ricordi legati a don Michele, alcuni intimi, personali, che richiamano alla mente l’amico Michele, consigliere e confidente a cui rivelare i propri dubbi e incertezze, ma anche amabile conversatore e sodale di momenti gioiosi e lieti. E poi ci sono i ricordi di don Michele figura istituzionale, sacerdote nel senso più profondo del termine, che con spirito di abnegazione devolve tutto il suo impegno al bene della Chiesa e della sua parrocchia.
La sua straordinaria capacità di dialogare lo ha reso un testimone privilegiato della funzione della Chiesa a S. Marco, chiesa da intendere non solo come luogo di culto dei credenti, ma soprattutto come chiesa militante, che agisce e opera concretamente per la comunità. Le celebrazioni delle festività più significative di S. Marco, come la Festa dei Carri con i suoi riti religiosi e le sue tradizioni popolari, rivivono nei miei ricordi ricche di aneddoti e di esperienze. Non dovrei dirlo, nel rispetto della discrezione che ha accompagnato la vita di don Michele, ma farei un torto alla sua memoria se non ricordassi quante volte si è personalmente esposto per sostenere i suoi parrocchiani anche in momenti di difficoltà personali.
Don Michele era una persona di cui potersi fidare. Il suo modo di relazionarsi aperto, diretto e sincero ha lasciato una traccia profonda in tutti noi, insegnandoci ad apprezzare i momenti lieti e tristi della vita, a saper coniugare amicizia e rispetto dei ruoli, a saper cogliere la profonda humanitas della sua missione umana e sacerdotale.
Sono profondamente commosso nel condividere i miei ricordi su don Michele. Il mio forte legame con lui, iniziato istituzionalmente nel 1995 e interrottosi il 12 dicembre 2010, è ora affidato a questa breve testimonianza per celebrare il decennale della sua scomparsa. Sono certo che questo anniversario non potrà che rinnovare l’affetto e la riconoscenza per una figura speciale ed esemplare, nel nome e nel ricordo di don Michele Marinella.

Dott. Francesco Cocca