Esce in questi giorni il nuovo singolo di Luca Pugliese dal titolo Corri corri. Disponibile sulle piattaforme digitali e lanciato in rete (Facebook e YouTube) con un clip, è il primo pezzo inedito pubblicato da Pugliese dopo circa otto anni.
Era il 2012 quando usciva l’album Déjà vu. Da allora il musicantautore campano ha speso la gran parte del suo tempo a irrobustirsi musicalmente, con lo sguardo sempre teso sulla ricerca. Oggi è un musicista maturo, forte di esperienze forti. Prima fra tutte una tournée nelle carceri iniziata nel 2013 e che, a fasi alterne, è tuttora in corso. La sua palestra, in tutti questi anni, è stata il tempo. Un tempo che lo ha reso interprete originale e raffinato di un vastissimo repertorio (dal cantautorato italiano a classici della canzone napoletana e latinoamericana) e che gli ha dato la grinta, la maestria e il carisma necessari per vestire con sicurezza i suoi nuovi panni del performer one man band. Luca Pugliese, infatti, ormai si esibisce così, nelle carceri, nelle piazze o nei teatri (tra i quali, nel 2019, l’Auditorium Parco della Musica di Roma): cassa al piede destro, charleston al piede sinistro, chitarra, voce, a volte anche armonica a bocca.
In tutti questi anni Luca Pugliese ha corso, e ha corso anche tanto, eppure è sempre lì, tra i pennelli e i colori del suo studio (è infatti anche pittore e architetto), i boschi della sua Irpinia, le corde della sua chitarra. Lì dove appunto il video di questa sua ultima canzone lo ritrae, assistito da un compagno invisibile, il Tempo, che prende le sembianze delle mitologiche Ore. «Corri, corri, corri, corri, corri perché il tempo se ne va e io rimango sempre», recita l’insistito ritornello all’indirizzo di una lei immaginaria. La sua, però, è stata una corsa tutta interiore, un continuo proiettarsi oltre il confine restandoci dentro, vivendo attivamente nel qui e ora, al riparo da rimorsi, pessimismi e rimpianti, in un perfetto equilibrio tra sogno e realtà, come la versione più autentica del carpe diem suggerisce.
Corri corri è un brano effervescente, adrenalinico, fin dal primo accordo. Una ballad dal groove folk tessuta di parole semplici che arrivano subito dentro, un pezzo fresco, tanto orecchiabile e leggero quanto raffinato nell’arrangiamento.
Sia il brano che il video sono stati prodotti dallo stesso Luca Pugliese. L’esecuzione del pezzo, registrato da Antonio Pannese, vede un Luca Pugliese one man band affiancato dal cubano Aismar Simon Carrillo al pianoforte e da Simone Vignola al basso. Il video è stato realizzato dal regista Roberto Flammia.