«Tempo di Natale, tempo di Luci d'artista. Ma anche no e non solo per il Covid. In più di dieci anni il Comune di Salerno ha speso quasi 50 milioni di euro di soldi pubblici per noleggiare le Luci d'Artista, non acquistare ma nolleggiare. Quindi ora non hanno neanche quattro luci da appendere quantomeno per dare un messaggio di speranza come stanno facendo altrove». Questo l'atto d'accusa di Dante Santoro.
Il consigliere comunale di minoranza a Salerno mette nel mirino la gestione del comune delle luminarie che hanno attirato ogni anno migliaia di persone e che quest'anno non saranno installate per via della pandemia. Ma per Santoro è la modalità gestionale che fa discutere.
«Ma di cosa vogliamo parlare più? Siamo davvero all'assurdo. Ricordo la proposta di creare un prodotto artigianale di Luci "made in Salerno", con filiera locale e lavorativa per tante menti e braccia salernitane. La cosa non interessava, era meglio versare 3 milioni di euro all'anno ad una singola azienda... Buio d'artista, povera Salerno», la critica del consigliere comunale e provinciale salernitano.