Sperone

È accaduto ieri pomeriggio a Sperone: il giovane si era chiuso in bagno con intenzioni suicide, e sarebbe con tutta probabilità riuscito nel suo intento, senza l’intervento dei carabinieri. Provvidenziale l’allarme lanciato dalla convivente al “112”. Il militare in servizio alla centrale Operativa della compagnia di Baiano, dispone in tempo reale l’invio di una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile che nel giro di qualche minuto piomba presso l’abitazione segnalata. Forzata la porta, i carabinieri hanno rinvenuto l’uomo, ormai cianotico, impiccato allo stipite della finestra.

Lo spirito di iniziativa e la prontezza d’intervento propria di chi è abituato ad affrontare situazioni improvvise e straordinarie, ha fatto sì che si agisse nel migliore dei modi in quel contesto che lasciava poco tempo all’azione per evitare gravissime conseguenze.

Uno dei carabinieri ha subito tagliato la cintura con la quale il disperato si era impiccato, mentre l’altro collega teneva sollevato il malcapitato, privo di sensi. I militari hanno quindi praticato le prime manovre di rianimazione fino all’arrivo dei sanitari del 118 che hanno trasportato il giovane, già cianotico e privo di sensi, all’ospedale di Avellino.

Non è la prima volta che i carabinieri del comando Provinciale di Avellino si trovano ad affrontare situazioni analoghe di cittadini giovani, adulti o anziani che decidono di farla finita per vari motivi, spesso legati alla presenza contemporanea di vari fattori: solitudine, depressione, disoccupazione, crisi o debiti economici, lutti familiari, malattia, etc.

Purtroppo, alcuni riescono a togliersi la vita, altri, fortunatamente, vengono convinti a desistere, grazie al supporto dei parenti, amici o, come accaduto martedì scorso, dei carabinieri, da sempre preparati ad affrontare quelle situazioni critiche che richiedono un tocco umano per convincere le persone a cambiare idea all’ultimo istante.