La procura della repubblica di Benevento ha concesso il nulla osta. Dissequestrata e restituita ai familiari per lo svolgimento dei funerali, la salma di Antonio Zerella il 56enne addetto alla sala mortuaria e portineria dell’ospedale Sant’Ottone Frangipane, ritrovato cadavere domenica scorsa all’interno della sua abitazione in una palazzina di via Adinolfi a ridosso del silos Calvario.
L’uomo, era riverso sul pavimento con il suo cane disperato e impaurito accanto a lui. A lanciare l’allarme era stata sua sorella, preoccupata per il suo stato di salute, l'ultima persona che Tonino aveva sentito al telefono a tratti quella mattina. Da qui l’arrivo del 118 e della polizia municipale. A fare la triste scoperta il maresciallo della polizia municipale Alessandro Rossi dopo aver fatto irruzione da un balcone laterale mediante una scala.
Dopo un primo esame esterno da parte del medico legale Carmela Giordano, la salma era stata trasferita in obitorio per le relative indagini, in quel luogo in cui fino a due giorni prima Zerella aveva prestato normalmente servizio, nel registrare le continue morti di pazienti provenienti dall’area Covid e terapia intensiva del Frangipane. Tampone post mortem negativo.
Persona taciturna, cordiale, affabile, sempre sorridente e disponibile con tutti, un dipendente modello nella struttura ospedaliera arianese.
"Apprendo, da lontano, della morte, in circostanze drammatiche, ancora giovane, del povero Tonino Zerella, operatore del mio ospedale. Lo ricorderò per il rispetto che mi ha sempre mostrato e del quale lo ringrazio profondamente: che Dio lo accolga! Sono le parole del primario del reparto di cardiologia Gennaro Bellizzi."
Ieri pomeriggio nella chiesa di San Giovanni, a pochi passi dalla sua abitazione, in quel rione a lui tanto caro, gli è stato rivolto l'ultimo saluto.