Il numero dei casi e' ancora alto, e la Campania si conferma terza regione italiana per aumento dei contagi, ma il rapporto positivi-test e' sotto la media nazionale e prosegue il calo dell'occupazione dei posti letto. Con cifre in chiaroscuro, ma che confermano un trend di miglioramento, la regione attende il verdetto della Cabina di regia del ministero della Salute, che domani si pronuncera' sulla riclassificazione delle zone di rischio.

Probabile, secondo piu' fonti, che la Campania passi dall'area rossa a quella arancione, rimandando alla prossima verifica - se il calo della curva epidemica verra' confermato - la 'promozione' in zona gialla, quella con le minori restrizioni. Oggi sono 2.295, di cui solo 154 sintomatici, i nuovi positivi al Covid rilevati in regione su 24.709 test eseguiti. Il rapporto tra contagi e tamponi rimane stabile, come ieri, al 9,3%. Prosegue invece il calo delle degenze: risultano occupati in terapia intensiva 162 posti (ieri erano 173) su 656 disponibili, e 2.041 posti covid 'ordinari' (ieri 2.064) sui 3.160 disponibili in ospedali pubblici e strutture private. Ben 54 le nuove vittime, informa l'Unita' di crisi, di cui 28 decedute nelle ultime 48 ore e 26 relative ai giorni scorsi ma registrate solo ieri. E' allarme a Benevento, dove nell'ospedale San Pio si sono registrati ben sei decessi nelle ultime 24 ore. Intanto la Regione Campania fa scattare la zona rossa per il campo rom di Scampia, lungo la circumvallazione esterna alla periferia di Napoli. La decisione dopo lo screening su tutta la popolazione dell'area: su 370 tamponi ben 95 persone positive al virus, in pratica il 25,68%. Fino al 13 dicembre dal campo si potra' uscire solo per motivi comprovati di urgenza, mentre il Comune e la Asl garantiranno la necessaria assistenza sia in termini di forniture di beni essenziali che di servizi sanitari. La stessa Asl istituira' nel campo una postazione fissa come ambulatorio di assistenza medica di base.