E' polemica a Pontecagnano per la scelta dell'amministrazione, retta dal sindaco Giuseppe Lanzara, di destinare circa 31mila euro alla spesa per le luminarie natalizie 2020. La decisione è stata fortemente contestata da Sinistra Italiana e dagli Amici di Beppe Grillo che definiscono il denaro così impegato “uno spreco di sodi” e chiedono di indirizzare questi fondi per il sostegno ai cittadini.
“Con delibera di Giunta comunale all’unanimità l’amministrazione si è impegnata a confermare quanto stabilito nel bilancio 2020 dell’ente, che aveva approntato una spesa di 90mila euro per luminarie da affittare ed installare lungo le strade cittadine e albero di 10 metri da installare a piazza Sabbato per “Natale di Luce”: installazioni multimediali ed effetti speciali luminosi da effettuare nel centro e per Faville Festival: proiezioni visive sulla facciata del municipio con tecnologia Video Mapping. - si legge nella nota inviata dal meetup cittadino - Sulla scorta di questo indirizzo è stata prodotta una determinazione di spesa, la N. 1425 con oggetto: “DETERMINA A CONTRARRE MEDIANTE AFFIDAMENTO SUL MEPA (RDO) PER IL SERVIZIO DI NOLEGGIO, INSTALLAZIONE E SMONTAGGIO DELLE LUMINARIE NATALIZIE 2020-2021, COME DA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 132 DEL 22/10/2020 - CIG: Z302F538AB. AGGIUDICA OFFERTA ED AFFIDAMENTO ALLA SOCIETA’ CRISCUOLO S.R.L. DA LUSCIANO (CE)” Con un impegno a bilancio di € 31.720,00 a valere per l’anno 2020”.
“Il meetup cittadino ci tiene a sottolineare quanto sia inopportuno, in un contesto di forte crisi economica prodotta dalla pandemia, spendere soldi pubblici per le luminarie, soldi che si dovrebbero indirizzare su politiche di sostegno alle famiglie e ai cittadini bisognosi. Sono molti infatti gli “invisibili”, i pontecagnanesi che non hanno goduto di nessun tipo di ammortizzatore sociale in questa crisi che non è solo pandemica ma che si traduce in una vera e propria crisi umanitaria.
Con la normativa anti-covid in vigore e quella alla quale in questi giorni sta lavorando il governo, la somma non avrà nessunissima ricaduta sul commercio locale e rischia di essere una voce di mero spreco, ancor più grave perché programmato. - Si potrebbero investire questi soldi per eventi in città da tenersi alla fine della fase di Lockdown per spingere l’economia cittadina aiutando fattivamente i negozianti che sono importantissimi per la comunità.- Diversamente proprio per dare risposta oggi ad una crisi che attanaglia tanti, noi proponiamo un’alternativa di forte impatto sociale: investire questa somma per arricchire il fondo per la solidarietà alimentare rifinanziato nel decreto ristori ter all’art.2, per l’emissione di “buoni spesa” da poter consegnare a tutti quei cittadini che hanno comprovate difficoltà economiche. Così come avvenne nella prima fase della pandemia quando con ordinanza della protezione civile si stanziarono fondi per sopperire alla crisi e all’emergenza alimentare.
Perché il Natale non sia un lusso per pochi ma una festa per tutti, è opportuno immediatamente predisporre un piano di sostegno che dia a tutti il senso di comunità, una comunità che si stringe intorno ai più fragili per poi rinascere insieme. Persino a Salerno, città delle luci d’artista, l’amministrazione ha ceduto all’idea di installare le famose luci d’artista. Sempre ma a Natale ancora di più il primo obiettivo di chi governa una comunità deve essere quello di puntare a ridurre la distanza tra cittadini e palazzo di città e di riequilibrare la bilancia tra chi ha tanto e chi ha poco. Interventi decisi di bilanciamento sociale saranno accolti dal nostro gruppo, come un vero miracolo di Natale. Oggi però siamo qui a contestare una spesa assurda che vede l’amministrazione nelle vesti di un prodigo.”