La crisi economica che sta colpendo l'Italia, conseguenza della pandemia, si riflette sui consumi delle famiglie che a dicembre vedono un calo del 12% rispetto allo scorso anno e una riduzione della quota di coloro che faranno i regali di Natale, il 74% rispetto all'87% del 2019. Questi sono alcuni dei dati presentati in mattinata dal direttore generale della Confcommercio Mariano Bella. Secondo lo studio dell'associazione di categoria c'è, però, una certa voglia di reagire a questa situazione e lo dimostra la cifra media che si dedicherà ai regali di poco più bassa rispetto allo scorso anno, 164 euro contro i 170 del 2019 e il mese di dicembre, che per i consumi commercializzabili vede ridursi il suo valore economico da 81 a 73 miliardi, resta comunque il mese più importante dell'anno.

Nella sua analisi Confcommercio punta il dito contro i risparmi detenuti dagli italiani: molti potrebbero spendere le risorse involontariamente accumulate durante il lockdown per mancanza oggettiva di opportunità di consumo. I risparmi detenuti in forma liquida sono cresciuti di 80 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2020 rispetto alla prima parte del 2019. Nel complesso, dunque, il prossimo mese di dicembre sarà una reazione vitale per l'oggi e una promessa per il futuro: come già accaduto nel terzo trimestre dell'anno, le famiglie sono pronte a fare la loro parte, quando la fiducia migliorerà. (Italpress)