Calvi

Sabato o domenica (si sta ancora decidendo il giorno) il sindaco Armando Rocco riceverà la cittadinanza per ringraziarla del voto che lo ha visto riconfermato sindaco di Calvi. «Sono stato il sindaco con la più alta percentuale di preferenze nel Sannio e anche in Italia», commenta Rocco, che rimarca, come ha fatto sui social network, una vittoria dal sapore «Bulgaro e plebiscitario».

Il piccolo comune sannita, di circa 2mila e 600 abitanti, tra le realtà in controtendenza per quanto riguarda lo spopolamento (dati Istat 2014) è anche il paese dei primati a livello provinciale. «Siamo tra gli Enti più all’avanguardia del Sannio – commenta Rocco. Siamo stati i primi ad istituire una casa dell’acqua, ed una seconda prima delle elezioni. I primi ad installare una casa del latte e la casa del rifiuto (prima di Sant’Angelo a Cupolo). Per quest’ultima i cittadini, depositando alluminio e plastica, riceveranno, a metà luglio, sulla base dei punti e scontrini ritirati, la moneta Calvina (nella foto in evidenza), con la quale potranno fare spesa nei negozi convenzionati. Le banconote verranno plastificate per evitare che possano essere riprodotte.  C’è anche l’HotSpot gratuita su quasi tutto il territorio comunale. Probabilmente è anche sulla base di queste idee che io e la mia squadra siamo stati rieletti».

Prossimi progetti? «Creare nuove strutture sportive: una pista pedonale, un campo da tennis, da basket e da rugby. La piscina comunale, riaperta qualche mese fa, sta andando molto bene, ed ha circa 400 iscritti».

Manca ora un progetto da presentare insieme ad altri Comuni, come ad esempio la zona archeologica del Ponte Appiano. «A settembre vedremo di presentare un progetto con Apice e gli altri Comuni interessati». Diverse settimane fa fu il sindaco Albanese a lanciare l’appello. Un discorso che dura da due anni e che ancora non vede l’incontro dei sindaci di Apice, Calvi, Mirabella Eclano, Venticano e Bonito.

Com’è il clima politico invece? «In Consiglio c’è stata la piena disponibilità da parte di Molinaro a collaborare per il bene del paese. Vedremo».

Sta pensando per caso di andare oltre la carica di sindaco e candidarsi per altro? «Sto valutando, non lo nascondo, bisogna attendere». 

Michele Intorcia