Il Consiglio di Stato francese ha disposto la revisione entro tre giorni del decreto che impone la limitazione che impone un massimo di 30 persone all'interno dei luoghi di culto E' quanto riferito dall'emittente "France 24", secondo cui le autorita' religiose, pur apprezzando la riapertura avvenuta oggi in tutta la Francia, contestano il limite agli assembramenti. "Quando vediamo le immagini della manifestazione di ieri con questa folla compatta, e pensiamo che nelle grandi chiese ci possono essere solo 30 persone, riteniamo la misura assurda", ha dichiarato il vescovo di Nanterre, Matthieu Rouge, a "Bfmtv", riferendosi alle manifestazioni contro l'articolo 24 della legge sulla "sicurezza globale" avvenute ieri a Parigi e in altre citta' del Paese. La Conferenza episcopale francese (Cef) ha presentato una richiesta al Consiglio di Stato per ottenere ora maggiore flessibilita' a seconda delle dimensioni del luogo. "La liberta' di commercio e industria e la liberta' di culto non sono garantite allo stesso modo", ha affermato Guillaume Valdelievre, avvocato presso il Consiglio di Stato in rappresentanza del Cef. Le misure in vigore sui luoghi di culto potrebbero essere allentate il 15 dicembre, in vista delle celebrazioni natalizie. In attesa della decisione
Francia: obbligo 30 persone massimo nei luoghi di culto
Da rivedere la misura. Tre giorni per decidere
Redazione Ottopagine