I giorni passano, ma la sensazione di non riuscire a voltare pagina è palpabile, presente. Maradona si è preso ancora una volta la scena, stavolta nella maniera più crudele possibile lasciando scivolare tutto in secondo piano. C'è, dunque, un solo modo per provare a iniziare a guardare davvero avanti. Una sola strada. Dedicare una grande impresa al fuoriclasse che aveva abituato il Napoli e i napoletani a renderle, quelle imprese, pura e costante normalità. Domani, alle 20,45, Insigne e compagni avranno, così, un obiettivo che va oltre i 3 punti. Battere e agganciare la Roma, che finora, in campionato, ha perso solo a tavolino contro l'Hellas Verona è l'imperativo per rendere onore alla memoria del “Pibe de Oro”. L'emozione sta, però, per lasciare il posto alla partita a scacchi tra Gattuso e Fonseca. Il 4-2-3-1, diventato marchio di fabbrica partenopeo, ha generato un acceso dibattito. È il modulo che permette agli azzurri di esprimersi al meglio delle proprie possibilità, soprattutto in virtù dell'assenza di Osimhen? I pareri sono contrastanti e l'ipotesi di un ritorno al 4-3-3, assolutamente da non accantonare. Il recupero di Zielinski può fare la differenza data la versatilità del polacco. Il Napoli potrebbe partire con un assetto tattico e variarlo in maniera istantanea, semplicemente con il dirottamento dell'ex Udinese nelle vesti di mezzala rispetto a quelle di trequartista, che indosserebbe in caso di conferma del sistema di gioco. Sponda capitolina, dovrebbero essere a disposizione Ibanez e Mancini: “Sarà dura, il Napoli è forte e lo era anche quando ha perso e non lo meritava.” ha dichiarato l'allenatore dei giallorossi alla vigilia del match.
Napoli, vincere per Maradona. Zielinski l'ago della bilancia
Gli azzurri sono pronti alla sfida con la Roma, imbattuta sul campo. Dubbio modulo per Gattuso
Marco Festa