Telese Terme

Ha confermato la condanna ad 8 mesi, subordinando però il beneficio della sospensione della pena, già stabilito in primo grado, alla partecipazione, da parte dell'imputato, a specifici percorsi di recupero presso enti o associazioni che si occupano di prevenzione e assistenza psicologica.

E' la sentenza della Corte di appello per un 57enne idraulico della Valle Telesina – è stato difeso dagli avvocati Antonio Leone e Mario Tomasiello- ritenuto responsabile di stalking ai danni dell'ex moglie (è stata assistita dall'avvocato Giancarlo Mariniello). Gli atti ritenuti persecutori sarebbero iniziati nel 2016 con la domanda di separazione avanzata dalla donna. Fatti al centro di un'indagine del sostituto procuratore Marilia Capitanio e dei carabinieri, nel mirino le condotte, più volte al centro di querele, prospettate a carico dell'uomo. Lui l'avrebbe minacciata ripetutamente, l'avrebbe tempestata di telefonate e messaggi, l'avrebbe attesa sotto casa e inseguita negli spostamenti.

Un quadro indiziario sfociato nell'ottobre 2017 nel divieto di avvicinamento, poi revocato, imposto all'allora 54enne, che durante l'interrogatorio aveva spiegato le sue azioni solo con la voglia di rivedere il figlio. Una possibilità che gli sarebbe stata preclusa dal dicembre 2016, nonostante un provvedimento del giudice. Nell'ottobre del 2018 il gup Loredana Camerlengo, al termine di un rito abbreviato, aveva condannato l'uomo anche al risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, in favore della parte civile.

Come è noto, a carico del 57enne c'è anche un altro rinvio a giudizio - il processo partirà a marzo del prossimo anno -per la stessa accusa, ma ai danni di un'amica dell'ex consorte. L'avrebbe seguita, posizionandosi con la sua auto dietro quella della malcapitata – parte civile con l'avvocato Antonio Di Santo -, accelerando e frenando, transitando ripetutamente sotto la sua abitazione e guardandola con fare minaccioso. Una situazione che avrebbe causato uno stato di preoccupazione nella destinataria delle attenzioni contestate dagli inquirenti.