“Tutti si aspettano le nostre parole. Ma quali parole possiamo usare per un dolore come quello che stiamo vivendo? Ora è il momento delle lacrime. Poi ci sarà il momento delle parole. Diego.” Così, il Napoli, attraverso il suo profilo Twitter, listato a lutto finanche nel logo della società, ha dedicato il primo pensiero a Maradona dopo la sua scomparsa all'età di 60 anni. Sui social sono migliaia i messaggi di cordoglio in memoria del più grande calciatore di tutti i tempi: grandi campioni e personalità, club, persone comuni. Il mondo intero. Lo stadio “San Paolo” è stato, intanto, illuminato per rendere omaggio al “Pibe de Oro” e centinaia di persone si sono radunate, con la mascherina sul volto, per intonare cori ed esporre striscioni inneggianti al fuoriclasse argentino, che ha regalato due scudetti e una Coppa Uefa agli azzurri scrivendo pagine leggendarie nella storia del club partenopeo. In Argentina indetti tre giorni di lutto nazionale. Anche in Sudamerica tante le persone in strada per il bambino prodigio che vinse la Coppa del Mondo 1986 trascinando l'albiceleste in quell'edizione della kermesse intercontinentale in cui deliziò e fece discutere con la famosa “Mano de Dios” con cui realizzò il primo di due gol agli acerrimi rivali dell'Inghilterra. Fatale un arresto cardiocircolatorio. E c'è già chi, oggi più che mai, definisce il 2020 “l'anno maledetto”. Dalle migliaia di vittime per la pandemia alla scomparsa di Maradona, passando per altri lutti di illustri personaggi, la misura della sopportazione emotiva è più che mai colma.
Napoli, una folla commossa al "San Paolo" ricorda Maradona
Il club azzurro su Twitter: "Quali parole possiamo usare per un dolore come quello che viviamo?"
Marco Festa