Il sindaco di Torre del Greco, Giovanni Palomba, tra i 100 sindaci ad aver deciso di non riaprire le scuole lancia un duro attacco verso le altre istituzioni.
Il primo cittadino torrese ha infatti deciso di posticipare la riapertura delle scuole dell'infanzia e prima elementare al 5 dicembre, la contrario da quanto presto ieri dall'unità di crisi regionale e cioè il ritorno alla didattica in presenza per i bambini dai 0 ai 6 anni a partire da domani, 25 novembre
"Siamo più di cento sindaci ad aver deciso di non riaprire - ha detto Palomba Ma questo è un gioco di scaricabarile. La pandemia è una guerra e, come tale, ha bisogno di un solo generale, invece lo Stato divide l'Italia in tre colori, poi le decisioni vengono affidate ai governatori, poi dai governatori ai sindaci. Troppo facile, così se si verifica un focolaio in una scuola il colpevole è solo il sindaco e noi a questo scaricabarile non ci stiamo. Si decida una riapertura totale, dall'infanzia a università, e la responsabilità se la prenda lo Stato. La situazione epidemiologica a Torre del Greco non è delle migliori. Nell'ultima settimana ci sono stati due giorni con centinaia di contagi al giorno. L'Asl mi ha rassicurato ed aspettare altri 15 giorni per la riapertura non è una cosa negativa: da qui la decisione di riaprire entro il 5 dicembre. È troppo rischioso, abbiamo avuto casi positivi di due gemelline di appena un mese e bambini di 2-3 anni tra i nostri contagi. Chi dovrebbe assumersi questo rischio?".