Morcone

Donne violate, abusate, maltrattate, umiliate per il solo fatto di essere donne. Donne considerate inferiori, deboli, oggetti da possedere e da manipolare. Donne che vogliono essere madri senza dover rinunciare al proprio posto di lavoro. Donne che sognano una vita priva di violenza e discriminazioni, donne che vogliono sentirsi “libere di essere” donne. È a tutte loro che è dedicato il 25 novembre, durante il quale ricorre la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Non una celebrazione né una ricorrenza, ma un momento per ribadire la propria contrarietà ad ogni forma di violenza e di discriminazione di genere. Un momento per dire “NO”, per dire “BASTA” perché la violenza contro le donne non è un problema del singolo ma qualcosa che coinvolge tutta la società.

In occasione del 25 novembre, giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Comune di Morcone e l’Assessorato alle Pari Opportunità presenta la terza edizione di #Liberediessere. Le difficoltà dettate dall'attuale emergenza sanitaria non consentono eventi in presenza né spostamenti. Tuttavia, è soprattutto in questo momento che è necessario parlare di una delle forme di violenza più odiose, insensate ma anche più diffuse quale la violenza di genere. Le restrizioni resesi necessarie per il contenimento del covid19, infatti, hanno acutizzato questo preoccupante fenomeno. Le cose sono diventate prigioni e le mura domestiche luoghi poco sicuri, teatri di violenza e soprusi. Ma la violenza si può combattere, si può denunciare, si può fermare. Le porte delle nostre case violate e abusate possono aprirsi chiamando il 1522, il numero verde attivo 24 ore su 24 per le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking, o scaricando l’app. Come riportano i dati ISTAT, durante il lockdown della scorsa primavera sono state 5.031 le telefonate valide al 1522, , il 73% in più sullo stesso periodo del 2019.

 “La violenza di genere continua a destare grande preoccupazione, soprattutto in questo periodo di isolamento forzato, – ha dichiarato l’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Morcone Giulia Ocone - episodi devastanti, tanto per la donna vittima di vessazioni, quanto per i figli che sempre più di frequente assistono alle violenze, con  impatto devastante sul loro equilibrio psichico. Ma alla violenza possiamo ribellarci”. Il contrasto alla violenza di genere è un dovere non solo nei confronti delle vittime, ma per una società che vuol dirsi davvero democratica. Morcone non rimane a guardare e dice“NO”alla violenza attraverso la campagna social“#Liberediessere, rivolta a tutti i cittadini. “Abbiamo voluto lanciare una campagna social per dire alle donne che non sono sole, - ha commentato l’assessore Ocone - vogliamo ribadire il nostro “NO” alla violenza e dare massima diffusione al numero verde 1522, a cui è possibile chiedere aiuto sempre, così come a tutte le istituzioni”. “Il fenomeno della violenza di genere riguarda ogni territorio. Anche Morcone, purtroppo, è stato teatro di un terribile episodio di femminicidio che ha coinvolto una nostra amata e compianta cittadina, - ha aggiunto il sindaco Luigino Ciarlo. “Con l'iniziativa #Liberediessere, vogliamo ricordare lei e tutte le altre vittime di violenza, perché questo fenomeno possa finalmente finire. La violenza sulle donne è un crimine ed è compito di tutte le istituzioni fermare queste violazioni.”

Per partecipare alla campagna social basterà semplicemente scattare una foto oppure un selfie con un simbolo rosso (un oggetto, un capo d'abbigliamento, un segno sul viso o sulle mani) e postarla sul proprio profilo social con l'hashtag #liberediessere.  Gridiamo insieme “NO”  alla violenza, gridiamo insieme “#liberediessere”!