Greci

"Non lo abbiamo trovato finora nè vivo e nè morto, nostro padre non poteva scomparire così all'improvviso nel nulla e in pochi maledetti minuti. Come facciamo ad immaginarlo morto? Non aveva problemi o patologie e nonostante la sua età, non ha mai preso un antibiotico. Un uomo sano, temprato che non meritava questa fine." 

E' il grido di disperazione di Giovanni e Gino, i due figli di Salvatore Vara, l'83enne di Greci scomparso nel nulla dalle ore 16 di giovedì 22 ottobre. Nonostante le battute siano state sospese, entrambi non hanno mai smesso di cercarlo, anche in queste ore segnate dal maltempo. E' difficile rassegnarsi di fronte ad un mistero così assurdo. 

"In 5-6 minuti non può scomparire una persona. E dal momento che è scattato l'allarme tutto è documentato nelle chiamate in entrata e uscita come abbiamo avuto modo di riferire ai carabinieri. Solo una persona con i polmoni buoni avrebbe potuto percorrere a piedi quella strada impervia."

Giovanni ha un presentimento: "Mio padre è stato portato via non sappiamo da chi, o forse ha chiesto un passaggio ad una persona  che non lo conosceva e lo avrà lasciato in una destinazione da egli indicata. Noi non colpevolizziamo nessuno, vogliamo solo riavere nostro padre. O sapere qualche notizia da chi eventualmente abbia visto qualcosa, anche in forma anonima."

Le tracce di Salvatore si sono perse il 22 ottobre dalla località Ripitella. E' questo il punto zero. Per diversi giorni le squadre di ricerca hanno battuto le zone limitrofe all’ultimo avvistamento.

Oltre ai soccorritori del Cnsas Campania, si sono uniti alle ricerche anche i tecnici di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Molise e Puglia, sia con squadre di ricerca a piedi che con unità cinofile molecolari.

La zona interessata è stata anche sorvolata in elicottero sia dall’aeronautica militare in volo notturno, la sera stessa della scomparsa, che dalla Polizia, nella giornata successiva. Ma anche le operazioni di volo purtroppo hanno dato esito negativo. Ricerche condotte in collaborazione con i carabinieri di Ariano Irpino e Greci, i vigili del fuoco di Avellino, volontari della protezione civile regionale e molte strutture di protezione civile locali, tra cui l’associazione Sipem (psicologi in emergenza). In prima linea il sindaco Nicola Luigi Norcia, amministratori e cittadini oltre a diversi volontari. Il soccorso alpino e speleologico della Campania Cnsas, resta a disposizione delle forze dell’ordine e della prefettura di Avellino per ulteriori battute di ricerca