"Con il nuovo Decreto del Ministro della Salute la Campania è zona rossa. Tale decisione non poteva che essere assunta dal Ministero della Salute, dopo che sono intervenuti nei giorni scorsi due fatti nuovi e decisivi .

In primo luogo l’entrata in vigore del dpcm del 3 novembre che riserva all’esclusiva competenza del Ministro della salute la collocazione delle singole regioni nelle ormai famose tre fasce di rischio.

In secondo luogo, ma non di minore importanza, la posizione assunta dallo stesso Governo, che ha escluso nei giorni scorsi il riconoscimento a carico delle risorse nazionali di ristori resi necessari da misure restrittive decise da ordinanze regionali". Così Fulvio Bonavitacola in una nota stampa.

"Dopo lo straordinario sforzo regionale (unico esempio in Italia) in occasione del primo lockdown, con un piano socioeconomico di oltre 1 miliardo di euro, era evidente che la Regione non potesse sostenere con risorse proprie il peso dei ristori richiesti da un nuovo lockdown se anche le norme lo avessero consentito. E non lo consentono - spiega Bonavitacola -.A seguito di questi due fatti nuovi si sarebbe dovuta chiudere in tre minuti la gazzarra degli ultras della zona rossa ad iniziativa della Regione. 

Invece, niente da fare. La gazzarra è continuata nell’ambito di una campagna vergognosa di aggressione alla Regione Campania ed al Suo Presidente. Il virus del capovolgimento della verità dei fatti si è diffuso veloce, trovando focolai accoglienti in numerosi salotti televisivi.

Abbiamo assistito al bollettino quotidiano delle falsità, pur di aggredire e denigrare l’azione del governo regionale. Dati truccati per restare in zona gialla. Falso. Indagine della Procura sui dati truccati. Falso. La Campania può decidere da sola il lockdown regionale. Falso. Medici offerti e non utilizzati. Falso. 

Come mai quest’accanimento? Semplice. Da’ fastidio l’idea di una Regione che smentisce triti e stantii luoghi comuni. Ed un Presidente che parla un linguaggio duro, libero, di verità. Potendoselo permettere. A differenza di tanti yes men, facile preda di commentatori in veste d’inquisitori.

Ma la dura realtà del momento impone di non perdere altro tempo a smentire sciocchezze di chi fa finta di non capire o, nonostante gli sforzi, non ci arriva proprio. 

Occorre mantenersi concentrati sulle gravi emergenze d’affrontare. 

Come chiesto dal Presidente De Luca al Governo con nota del 31ottobre occorre agire subito. Per le attività economiche occorrono misure di sostegno finanziario alle aziende,  ristori per mancati ricavi, bonus per professionisti e titolari di partita IVA.

Per l’occupazione, blocco dei licenziamenti, proroga degli ammortizzatori sociali e dei programmi di pubblica utilità, ricollocazione occupazionale del personale appartenente alle diverse platee in campo ambientale e di servizi pubblici. Occorre porre fine alla lunga fase di precariato che si trascina da troppi anni nei confronti di lavoratori socialmente utili che, in prossimità della scadenza delle convenzioni di utilizzazione, hanno legittima aspettativa di stabilizzazione.

Il nuovo piano socioeconomico dovrà’ comprendere anche un capitolo per un sostegno straordinario alle vecchie e nuove povertà in fase di emergenza covid, con il pieno coinvolgimento, in fase ricognitiva dei fabbisogni, degli ambiti territoriali per le politiche sociali e delle associazioni del terzo settore. 

Su questi temi proseguirà nei prossimi giorni il confronto del governo regionale con le forze sociali".