Un gesto di solidarietà che fa dimenticare le brutte scene e le inutili polemiche che intasano in questi giorni l’informazione e la politica.
Un pasto caldo gratis per i meno fortunati in un periodo così difficile nel quale questa nuova ondata dell’emergenza sanitaria mette a dura prova la resistenza sociale del territorio campano.
A San Giorgio a Cremano Mario Palandro, titolare di 'Osteria Numero Uno' insieme col fratello Salvatore, tende una mano a chi, in difficoltà economiche, non riesce a mettere un piatto a tavola.
Dalle 11.00 alle 12.00, chi è indigente può recarsi sull'uscio del locale a chiedere un pasto caldo che gli sarà consegnato, in segno di solidarietà. Iniziativa che proseguirà a domicilio o con asporto anche durante la zona rossa.
Mario Palandro spiega come è nata l'idea. ''In questo periodo molte persone sono in difficoltà e lo saranno anche nelle prossime settimane - ha detto il ristoratore - E così, dal momento che la Campania è zona rossa, non potendo far sedere ai tavoli, abbiamo pensato di consegnare pasti da asporto a chi, indigente, si presenta alla nostra porta e lo facciamo nel pieno rispetto delle norme anti covid. La consegna a domicilio la faremo per le 'fasce deboli' ovvero per chi è impossibilitato a spostarsi come anziani o malati. Noi non chiediamo l'Isee ma siamo a posto con la nostra coscienza - ha spiegato Palandro - Non penso che ci saranno persone che ne approfitteranno e, se lo faranno, sono nel torto. Noi vogliamo aiutare chi soffre donando un pasto caldo, accompagnato da un sorriso. E l'iniziativa, tengo a precisare, è rivolta non solo ai sangiorgesi ma a tutti''.
Giorgio Zinno, sindaco di San Giorgio a Cremano dalla pagina facebook ha voluto esprimere la sua condivisione per l’iziativa. ''Plaudo a Mario e Salvatore - ha scritto il primo cittadino - per questo straordinario esempio di generosità, una iniziativa che può sembrare una piccola cosa, ma che è invece può essere di enorme importanza per chi è in estrema difficoltà. Mario e Salvatore, a chi vive una situazione di privazione, non offrono soltanto un pasto caldo, ma calore umano e tanta solidarietà”.