La situazione sanitaria della Campania e di Napoli in particolare continua ad essere l’argomento della polemica politica nazionale. Ad intervenire oggi anche il vice presidente del Senato della Lega, Roberto Calderoli.
"I dati sanitari della Campania e in particolare dell'area di Napoli sono tragicamente sotto gli occhi di tutti - ha affermato il leghista - insieme alle immagini impietose dei tg con le file dei pazienti nei parcheggi esterni degli ospedali curati con le bombole fino al cadavere abbandonato in ospedale. Oggi autorevoli ministri a loro insaputa, che peraltro vivono o hanno la famiglia in Campania, come Di Maio o Boccia, si svegliano e se ne escono a dire che lo Stato deve intervenire, anche se dimenticano che lo Stato sono loro essendo al Governo. Però il punto è questo: lo Stato non interviene. Ogni giorno sulla Campania viene detto 'vedremo il giorno dopo': ma non erano determinanti i giorni se non addirittura le ore per il contenimento della pandemia? Nessuno decide sulla Campania, che resta zona gialla con tutte le annesse libertà di spostamento, anche fuori dai confini regionali con conseguenti rischi nazionali. Non interviene il presidente del Consiglio dei ministri, non interviene il ministro della Salute e non intervengono tutti i ministri competenti in materia, non interviene il governatore della Regione Campania che invoca la zona rossa senza mai farla, non interviene lo stesso sindaco della città di Napoli. Non interviene nessuno dello Stato e la Campania, l'area di Napoli soprattutto, resta zona gialla anche se ormai è zona viola! E neppure a livello di magistratura nessuno si interessa rispetto a questi comportamenti o omissioni. Procure di tutta Italia aprono o stanno aprendo indagini per epidemia colposa o omissioni varie in ogni Regione ma è possibile che l'unica su cui non si indaga è la Campania? Ai posteri l'ardua sentenza",