Cardito

Per l’omicidio del piccolo Giuseppe, picchiato a morte con un bastone a Cardito, la terza Corte di Assise del Tribunale di Napoli, presieduta da  Lucia La Posta, ha riconosciuto colpevole di tutti i reati contestati e condannato all'ergastolo Toni Essobdi Badre.

La mamma della piccola vittima, Valentina Casa, è stata invece condannata a sei anni di reclusione per maltrattamenti e assolta dagli altri reati contestati. A Badre il giudice ha comminato anche l'isolamento diurno della durata di un anno. La sentenza, emessa dopo circa 5 ore di camera di consiglio, è stata preceduta dalle arringhe difensive di Francesco Cappiello, avvocato di Valentina Casa, che ha chiesto l'assoluzione per la sua cliente, e di Pietro Rossi, difensore di Badre, che ha fatto istanza di riqualificazione dei reati (omicidio volontario aggravato e tentato omicidio aggravato della sorellina di Giuseppe) in lesioni personali gravissime.

Lo scorso 23 settembre, al termine delle requisitorie, i sostituti procuratori di Napoli Nord, Paola Izzo e Fabio Sozio, hanno chiesto l'ergastolo con isolamento diurno per 18 mesi, e tutte le pene accessorie, nei confronti di Tony Essobti Badre e di Valentina Casa, ex compagna di Badre. 

All'imputato è stato contestato l'omicidio volontario di Giuseppe e il tentato omicidio della sorellina di Giuseppe, di maltrattamenti in famiglia aggravati dalla crudeltà e dai futili motivi, dalla minorata difesa e dall'abuso delle relazioni domestiche (circostanza questa che riguarda Giuseppe e le sue due sorelline). Valentina Casa invece rispondeva, sul profilo omissivo, di tutti i capi d'accusa contestati a Badre. 

Presente alla lettura della sentenza anche il padre di Giuseppe e delle sue due sorelline, accompagnato dall'avvocato Gennaro Demetrio Paipais.