Apice

E’ dalla pagina di Facebook che l'assessore Filippo Iebba dà la notizia di un incontro, presso la sala consiliare del comune di Apice, con i proprietari dei fondi interessati dalla realizzazione dell'opera di canalizzazione del Consorzio di Bonifica dell'Ufita, finalizzata alla irrigazione delle colture ortive in agro Apice.

«Tempestivamente, viste le istanze, le perplessità, le osservazioni poste – ha commentato Iebba - è stato indetto stesso in giornata presso la Casa comunale un incontro-confronto al quale hanno partecipato, avendone fatto richiesta, il presidente Vigorita, il rup Gambacorta, il direttore dei lavori Grasso ed il fiduciario per il Comune di Apice Carbone Nicola. Pienamente soddisfatti dell'esito. Un ringraziamento particolare ai relatori ma soprattutto ai proprietari terrieri apicesi che hanno dimostrato altissimo senso di civiltà nella discussione».

Alcuni proprietari, da quanto raccontano, pochi sembrerebbe, non avrebbero ricevuto la notifica di occupazione temporanea e asservimento dei terreni. Avrebbero infatti appreso la notizia durante l’incontro, di cui ne è previsto un altro lunedì, e dove saranno convocati altri possidenti.

Diverse sono state le problematiche poste (dai circa 20-30 proprietari) all’attenzione degli addetti ai lavori in merito al progetto da 8 milioni di euro, che vede coinvolto anche il comune di Mirabella Eclano: la presenza di terreni appartenenti al demanio pubblico. Alcuni proprietari avrebbero chiesto il perché non fossero stati utilizzati quei terreni invece di procedere a questa forma di esproprio.

Sui terreni del demanio pubblico, tra l’altro, è presente un antico sistema di irrigazione, la cui struttura in pietra sarebbe sotto il vincolo della Soprintendenza.

Altro aspetto quello legato alle coltivazioni, soprattutto di tabacco. Durante il periodo dei lavori alcuni suoli non potrebbero essere accessibili. I proprietari, pertanto, avrebbero già chiesto l’eventualità di un risarcimento delle colture.

Altra tematica quella del frazionamento dei suoli, dove si procederà, invece, stando a quanto dichiarato durante l’incontro, all’asservimento dei terreni. Il calcolo del rimborso degli espropri non è ancora quantificabile, ma si agirà, tra i vari parametri, in base alla coltura presente e al lavoro svolto dai proprietari, se sono agricoltori oppure no. La cifra dell’esproprio, stando ad alcune indiscrezioni, dovrebbe aggirarsi tra i due e i quattro euro a metro quadro.

L’Imu. Alcuni terreni diventeranno “irrigui”, di conseguenza i proprietari dovranno pagare una maggiorazione annuale.

Cosa prevede il progetto? L’installazione di una conduttura, lungo il fiume Calore, ad un metro e mezzo sotto terra, che fornirà d’acqua gli agricoltori per le coltivazioni; agricoltori ai quali sarà data una tessera magnetica per usufruire dell’acqua attraverso dei punti di rifornimento. Per l’utilizzo di quest’ultimi, numerosi quelli previsti, gli agricoltori dovranno rispettare giorni e orari per l’irrigazione.  Gli stessi proprietari dovranno pagare una tassa annuale all’Ufita che si aggira tra i 15 e i 25 euro.

Nello specifico, si tratta di un finanziamento (Psr) di circa 8 milioni e 358mila euro di cui sono beneficiari i comuni di Apice e Mirabella Eclano; finanziamento finalizzato a favorire l’agricoltura attraverso il miglioramento del sistema di irrigazione, per il quale ci fu anche una polemica, mesi fa, tra i due Enti, oggi superata. «Il comune di Mirabella Eclano – commentò Vigorita - ci deve spiegare i motivi del suo ostruzionismo a questo progetto. L’ente di Mirabella Ha fatto due ricorsi al Tar Salerno, bocciati entrambi, e un altro al Consiglio di Stato, respinto anche questo. Con questo atteggiamento si rischia di perdere il finanziamento in quanto i lavori dovranno essere ultimati entro giugno 2015.

 Il comune di Mirabella ha infatti comunicato un diniego a costruire sul suo territorio, bloccando così la gara d’appalto per l’aggiudicazione dei lavori. Vorrei sottolineare che questo progetto è il secondo in graduatoria e che non presenta solo questo finanziamento, ma altri. Con Apice e Mirabella Eclano parliamo di un primo lotto, in seguito è previsto un ulteriore finanziamento di 10 milioni di euro per il secondo lotto, Apice –Bonito, e in più è prevista la costruzione di una rete idroelettrica di altri 2 milioni di euro in funzione dei vasi irrigui, in modo da risparmiare i costi dell’energia elettrica, per centinaia di migliaia di euro.

 Stiamo parlando quindi di circa 20 milioni di euro di finanziamenti, destinati ad incentivare soprattutto l’agricoltura, in quanto si sa bene in quali condizioni, purtroppo, versa il fiume Calore a causa della Salmonellosi. Ci sono 120 aziende del territorio di Apice ed altre 120 del territorio di Mirabella Eclano che potranno beneficiare del progetto dei vasi irrigui. Mirabella ha chiesto delle varianti al progetto, che non sono coerenti allo stesso, e sta anche spacciando questo finanziamento come destinatario di un Parco Fluviale».  

Michele Intorcia