A Fiume con turnover e obbligo di riscatto. Il Napoli non può sbagliare contro il Rijeka nella terza giornata di Europa League, ma l'avvio è sottotono. Menalo impegna su Meret che gira in angolo la prima offensiva croata. È un Rijeka che, come presentato alla vigilia, conferma l'identità di gioco e che piazza la stoccata del vantaggio con il mancino di Muric al 13' (0-1). È un primo tempo di difficoltà per gli azzurri. Si susseguono le occasioni per i padroni di casa, ma proprio sul finale arriva l'accelerazione. Mertens serve al centro dell'area per Demme e arriva il pari al 43' (1-1): l'opportunità di rientrare negli spogliatoi con maggior serenità, ma anche con la rabbia di Gattuso, che chiede il cambio di passo nella ripresa. L'impatto è non è immediato. Brividi sul destro di Menalo che bacia il palo e salva il Napoli. Da lì in avanti crescita sostanziale per i partenopei. Prima Elmas con la risposta di Nevistic, poi la punizione di Mertens e il legno pizzicato, ma soprattutto la pressione al 62'. Braut resta fermo sul cross e firma l'autogol. Nel finale il Napoli certifica il vantaggio. Al termine di una prova altalenante, arrivano 3 punti preziosi nella corsa ai sedicesimi di Europa League.
Napoli: vittoria con il Rijeka (1-2), ma troppi brividi
Approccio complicato e rimonta per superare i croati. Non soddisfatto Gattuso nel post-partita
Carmine Quaglia