Il patrimonio boschivo va tutelato. Questo il monito del primo cittadino di Summonte, Pasquale
Giuditta, che ha incontrato questa mattina il presidente del parco regionale del Partenio, Francesco Iovino, il comandante dei carabinieri-forestale Maresciallo Nicola De Piano, i carabinieri della stazione di
Ospedaletto d’Alpinolo rappresentati da Luciano Perrone, Antonio Pellecchia, esperto
agronomo forestale, il presidente dell’associazione Ekoclub di Mercogliano Ciro Gimelli, il presidente
dell’associazione Irpinia Trekking Tonino Maffei, il responsabile del patrimonio del comune di Summonte
Michele Capolupo e il consigliere comunale Mario Matarazzo.
In primis il sindaco di Summonte ha illustrato le attività messe in campo in questi anni per la tutela
della montagna e del patrimonio e silvo-ambientale dell’area montana di Summonte. Ha ricordato le lettere inviate al Prefetto in questi anni, al quale ha più volte chiesto un tavolo istituzionale per risolvere la problematica relativa al taglio indiscriminato che avviene in montagna nonché gli atti di vandalismo.
Al centro dell’incontro di questa mattina sono state due le problematiche sulle quali si sono soffermati: i furti e gli abbattimenti in montagna e la tutela delle specie autoctone. In riferimento a quest’ultima, e nello specifico relativamente al faggio secolare presente in località Campo San Giovanni. “In riferimento ai furti in montagna e agli abbattimenti indiscriminati che si verificano sul nostro territorio, nonché agli atti di vandalismo, chiedo che vengano fatti maggiori controlli – ha dichiarato il sindaco Giuditta – Ringrazio le forze dell’Ordine per il loro impegno costante e per essere sempre vicini alla nostra Amministrazione. In merito all’albero monumentale del quale si è parlato sulla stampa locale, chiarisco che l’amministrazione comunale aveva già provveduto ad incaricare un esperto, il dottore agronomo e forestale Antonio Pellecchia, esperto del settore, che ha redatto una relazione illustrativa sulle condizioni dell’albero sulla salute del faggio maggiore presente in località Campo San Giovanni e dalla quale emerge che l’albero in questione è alla fine del proprio ciclo di vita naturale e che bisogna mettere in campo tutte le azioni idonee per farlo vivere quanto più possibile.
“A tal proposito - ha proseguito il Sindaco - sottolineo l’assenza del Parco Regionale del Partenio
che non è per niente presente sul territorio ed è manchevole anche di un Regolamento in materia. Andare in montagna per verificare la salute di un albero, senza un esperto, ma solo accompagnato da un rappresentante dell’Associazione Irpinia Trekking, non credo sia risolutivo. Avrebbe potuto coinvolgere il Comune e gli avrei comunicato che era già al lavoro l’esperto agronomo per verificare lo stato dell’Albero.
La nostra attenzione per la montagna è nota a tutti. Siamo stati uno dei primi comuni a candidare i nostri alberi secolari in Regione Campania per l’inserimento nel censimento nazionale degli Alberi Monumentali d’Italia.
Pertanto, credo sia mancata la concertazione tra enti e il Parco Regionale del Partenio sia stato un po’ superficiale nella segnalazione di questa problematica del faggio, omettendo di comunicare all’Ente
proprietario ma gestendo la visita in montagna solo ai fini mediatici. – ha spiegato Giuditta – Nessuna
polemica, solo l’invito ad una maggiore concertazione e rete tra le istituzioni che, ognuno per le proprie
competenze, devono tutelare il patrimonio boschivo. Ricordo che la nostra montagna ricade nell’area protetta del Parco Regionale del Partenio e il patrimonio ambientale va tutelato e difeso da iniziative scellerate e criminose”.