Napoli

Da stamattina alle 5 decine di taxi hanno simbolicamente occupato piazza Plebiscito a Napoli per protestare contro le misure restrittive per contenere i contagi da Covid-19. 

I tassisti che non sono toccati in maniera diretta dalle nuove norme, denunciano una ricaduta enorme sul loro comparto. “Con meno persone in giro per noi non c’è lavoro e molti non riescono a guadagnare neanche i soldi per coprire le spese”. Sono queste le voci di chi stamattina ha deciso di scendere in piazza. 

"La categoria dei tassisti - queste le denunce dei sindacati di settore - è in forte sofferenza. Con le nuove disposizioni contenute nell'ultimo Dpcm i danni economici del settore rischiano di diventare irreversibile. C’è il rischio del tracollo di un comparto essenziale per la mobilità cittadina". A loro dire, i nuovi provvedimenti "escludono il settore da aiuti economici, ma riducono anche l'utenza, la domanda di trasporto e la possibilità di incassare qualche euro. I pochi ricavi non basteranno alle nostre famiglie". 

Chiedono "risorse che evitino il fallimento totale del settore. Non basta più un contributo una tantum. Da otto mesi non lavoriamo più, nonostante il 50% della forza lavoro in strada". 

Da oggi partono le iniziative promosse da Unimpresa, Sitan/Atn, Unitaxi, Federtaxi e Orsa verso lo sciopero nazionale della categoria gà proclamato per il 6 novembre.