Una procedura errata, qualche documento non in regola e l'acquisizione di aree private in violazione alle norme di settore. Disguidi burocratici di difficile comprensibilità per i profani della materia. Che si traducono però adesso in effetti tangibili per i sannicolesi: un debito superiore ai 3 milioni di euro.
Costerà caro, anzi carissimo ai cittadini di San Nicola Manfredi un esproprio sbagliato. Il riferimento è alla iniziativa avviata nel giugno del 2010 dal municipio sannicolese per la realizzazione dell'area industriale in località Zappiello della frazione capoluogo. Un programma di insediamenti produttivi che, almeno in teoria, avrebbe dovuto rappresentare una opportunità di sviluppo.
Ma qualcosa andò storto, evidentemente. Gli originari proprietari dei suoli impugnarono gli atti amministrativi relativamente alla indennità di espropriazione e occupazione delle aree, chiedendo un ingente risarcimento danni. Richiesta accolta nel 2013 dalla Corte d'appello di Napoli che ha giudicato fondata l'istanza dei cittadini espropriati illegittimamente e condannato il Comune di San Nicola Manfredi al pagamento di un maxirisarcimento: 3.032.970,47 euro, cui si aggiungono le spese legali per 19.540 euro e quelli inerenti la perizia tecnica disposta dal tribunale.
Una grossa tegola che si abbatte adesso sulle casse municipali. Il Consiglio comunale ha preso atto del debito nella seduta svoltasi lo scorso 10 giugno tra le rimostranze dei rappresentanti di opposizione. In particolare Arturo Leone Vernillo ha rilevato come il Comune non si sia costituito in giudizio, venendo dunque condannato in contumacia.
Il sindaco Fernando Errico dal canto suo ha annunciato che l'ente locale sta percorrendo la strada della transazione con la controparte per provare a ridurre l'esborso a carico delle casse comunali.
Madal