La ministra della scuola, Lucia Azzolina, si oppone alla chiusura della scuola in Campania e in Lombardia e cerca di far tornare sui loro passi i due presidenti con due lettere diverse. Al governatore campano, Vincenzo De Luca, la ministra sollecita la ripresa delle attività didattiche in presenza per le elementari e medie. Attilio Fontana è invece invitato a trovare soluzioni alternative. 

Ha scritto al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per esortarlo ad uniformarsi all'ultimo Dpcm in materia di scuola. La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina ha chiesto «di sfruttare la flessibilità organizzativa concessa dal governo per modulare le turnazioni pomeridiane e gli orari di ingresso degli istituti superiori, che non dovrebbero avvenire prima delle 9 del mattino». L'obiettivo è cercare di arginare il contagio da Covid, senza per questo chiudere le scuole. 

Al contrario, per quanto riguarda i più piccoli, il ministro ha aggiunto: «Auspico che si riesca a consentire sollecitamente la ripresa dello svolgimento in presenza delle lezioni». Quindi, prosegue: «Il ministero ha sempre offerto tutto il necessario per il prosieguo della gestione emergenziale e continuerà a farlo. È imprescindibile proseguire insieme nelle riunioni di coordinamento regionale e locale previste nel documento di pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative. Il piano scuola».

Il ministro propone maggiore sinergia: «Questo consentirà di individuare le azioni più opportune da intraprendere, in linea con quanto affermato nel Dpcm. Nel provvedimento, d'altronde, sono state fornite indicazioni molto chiare per la gestione delle azioni da intraprendere con riferimento alle istituzioni scolastiche, prevedendo in primo luogo la prosecuzione in presenza e in ogni caso delle attività didattiche ed educative della scuola». Un riferimento anche ai ragazzi affetti da disabilità: «Vanno garantite e credo concorderemo le necessarie tutele per assicurare il diritto allo studio degli alunni con disabilità, con disturbi specifici per l'apprendimento e con altri bisogni educativi speciali. Il ministero è pronto a  collaborare con l'adozione di ulteriori provvedimenti che si adattino anche al contesto campano».