Solofra

Interrogazione al Ministro dello sviluppo economico ed al Ministro dell'economia e delle finanze sulla Stazione sperimentale pelli e cuoio di Napoli. A porla è stato il parlamentare Paolo Russo. “La Sperimentale nacque nel 1885, come ente pubblico dal 1923, in forza di un regio decreto, ottenne dalle industrie del settore pelli il pagamento di un contributo (imposizione parafiscale), che attualmente consiste nella duplice forma di importo in base al numero dei dipendenti dell'azienda e di trattenuta a dogana sulle importazioni extra Unione europea pari all'1 per mille. Nel maggio del 2010 tutte le stazioni sperimentali sono state soppresse e le relative attribuzioni conferite alle camere di commercio. La SSIP alla CCIAA di Napoli che come le altre camere di commercio, ha istituito un'azienda speciale ad hoc, cui ha trasferito attribuzioni e patrimonio del soppresso ente. La legge di stabilità 2014 ha stabilito che i compiti della soppressa SSIP spettino oltre che a Napoli anche a Pisa e Vicenza ma ha tralasciato il distretto di Solofra in provincia di Avellino. Le tre camere di commercio di Pisa, Vicenza e Napoli, a dicembre 2014, hanno costituito un nuovo soggetto il cui capitale sociale è stato assegnato per un terzo a ciascuna delle predette camere di commercio. Il Consiglio di Stato ha, con sentenza 5027 del 9 ottobre 2014, rinviato alla Corte costituzionale la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 7, comma 20, decreto-legge n. 78 del 2010 con cui sono state trasferite le funzioni nazionali delle stazioni sperimentali alle camere di commercio, enti gestori di interessi locali parziali e non in grado, ai fini della tutela dei diritti costituzionali, di tutelare gli interessi nazionali (o di altre province)”. Sulla scorta di queste valutazioni Russo ha chiesto di sapere “su quali basi, nell'attribuire le funzioni dell'ex stazione sperimentale Industria Pelli alle sole tre camere di commercio di Vicenza, Pisa e Napoli, siano state escluse altre province con forte presenza produttiva nel settore contribuente, tra cui Avellino; come si concili la forma societaria a responsabilità limitata di tipo privatistico con il potere pubblico, in capo alla stessa società, di riscuotere obbligatoriamente a livello nazionale contributi e imposte parafiscali”.  

Giuseppe Aufiero