Napoli

Sono circa un centinaio, tra docenti, presidi, bambini e operatori scolastici, che da stamattina sono davanti al palazzo della Regione a Santa Lucia. 

C’è tutto il mondo della scuola chiusa da Vincenzo De Luca, arrivano gli autisti degli scuolabus e con i loro pulmini gialli girano attorno al palazzo suonando i clacson tra gli applausi dei manifestanti. 

Un mondo che oggi si trova al collasso soprattutto quello delle paritarie che vivono di rette pagate da genitori che si aspettano in cambio un servizio che ora non possono più offrire.

Inizia con la rabbia il nuovo lockdown in salsa regionale. 

Lo dicono con chiarezza le urla di presidi e insegnanti delle paritarie che hanno sostenuto costi di sanificazione, di controllo, di ristrutturazione per mantenere il distanziamento e che oggi, dopo appena 15 giorni di lavoro e pur non avendo contagi, non possono più lavorare. 

Carlo Di Dato si Assodiritti che coordina gli autisti di scuolabus scesi in piazza dice che questa ordinanza di De Luca “è un provvedimento inaspettato. Le scuole campane sono i posti più sicuri del mondo. Chiediamo che il Presidente De Luca utilizzi i 400 milioni disponibili per il trasporto scolastico”.