Napoli

L’Anci Camapania in una lettera firmata dal presidente Carlo Marino, sindaco di Caserta, inviata al presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, e al coordinatore dell'Unità di crisi della Regione Campania, Italo Giulivo, lamenta “ritardi inconcepibili” nella somministrazione dei tamponi e un “approccio negligente” da parte delle Asl. 

Parole dure che acuiscono i contrasti istituzionali tra regione ed enti comunali. 

"Siamo da giorni di fronte a una sorprendente lacuna organizzativa delle Asl sul fronte della somministrazione dei tamponi e della tempestiva trasmissione via mail dei risultati ai soggetti esaminati, alcuni dei quali attendono anche una settimana prima di ottenerli - scrive Marino - Nonostante fosse da giorni evidente che ci sarebbe stato un afflusso enorme di cittadini presso i laboratori pubblici - prosegue il presidente dell'Anci Campania - l'approccio organizzativo alla soluzione del problema da parte delle Asl è stato negligente con ritardi inconcepibili che hanno sollevato le giuste critiche dei cittadini, sconcertati e arrabbiati da tanta sciatteria, e la severa censura dell'opinione pubblica. Siamo in una situazione in cui il servizio fornito dalle Asl appare allo sbando, non trovando di meglio che scaricare le proprie inefficienze sui sindaci a cui fanno costantemente riferimento i cittadini preoccupati per l'aggressione del Covid e non sapendo a che santo votarsi, finanche per prendere un semplice appuntamento telefonico per la somministrazione dei tamponi. Occorre quindi cambiare rapidamente marcia, riprogrammando subito questo servizio. In primo luogo è necessario coinvolgere direttamente i sindaci, primari attori della sanità sul territorio comunale, attraverso la diretta e immediata notifica dei soggetti positivi e non più attraverso il servizio di prevenzione Asl che appare in grave ritardo. Inoltre - conclude Marino - è necessario che i direttori generali delle Asl mettano in atto da subito una forte sinergia con i sindaci al fine di creare un lavoro comune e non, come è stato finora, un costante e inappropriato trasferimento di responsabilità scaricate sulle spalle dei primi cittadini".