Baronissi

A seguito dei crolli dei giorni scorsi, l’amministrazione comunale di Baronissi ha commissionato un’indagine di stabilità strumentale sulle alberature presenti in via Aldo Moro, via Cutinelli e via Berlinguer. Gli studi condotti hanno evidenziato come in circa il 25% delle piante vi siano evidenti malformazioni dell'apparato con rischio “estremo” di cedimento. Le alberature – di specie Celtis Australis – furono piantate negli anni 2000 in concomitanza con la realizzazione dell’asse viario. Un impianto sbagliato – come emerge dall’indagine – con un apparato radicale anomalo determinato dal terreno costipato e l’eccessiva cementificazione. L'anomalia più preoccupante è quella delle radici “strozzanti” che avvolgendosi intorno alla base del fusto impediscono il normale accrescimento diametrale del tronco favorendo il decadimento del legno. Le alberature interessate da questa problematica non risolvono la loro criticità strutturale con la riduzione delle chiome perché ormai è compromessa la condizione di stabilità stessa delle alberature. E’ stato dunque disposto il taglio delle 64 alberature a rischio crollo. L’intervento – condiviso in Commissione comunale Ambiente e con Legambiente – non può essere rinviato perché per i 64 esemplari inseriti in classe “D” esiste un “estremo rischio” di schianto.  

“E’ una scelta dolorosa ma necessaria – afferma il sindaco Gianfranco Valiante - gli spazi a verde contribuiscono alla qualità dell'ambiente urbano ma l’indagine strumentale ha rilevato la presenza di un impianto sbagliato, con apparati radicali inefficienti e pericolosi. La relazione dei tecnici è a disposizione di tutti, sul sito del Comune, per approfondire la tematica. Ovviamente procederemo nei prossimi mesi alla ripiantumazione delle alberature, guidati da agronomi esperti, nel più ampio progetto di realizzazione di Città della Medicina. Completeremo ovviamente anche la riqualificazione dei marciapiedi e della sede stradale”. “La scelta di tagliare gli alberi è dettata dalla salvaguardia della pubblica incolumità – fa eco l’assessore all’ambiente Alfonso Farina - già in altre occasioni piante erano crollate e la tragedia evitata per puro caso. Si tratta di alberi per cui non sarebbe efficace il recupero fitosanitario. Rinnoveremo il patrimonio arboreo cittadino: andremo a sostituire quelle piante che rappresentano un pericolo per cose e persone, ormai senescenti, con gravi difetti strutturali e radicate su siti di impianto totalmente inadatti. Il tutto attraverso attente valutazioni e analisi eseguite da tecnici specializzati. Non si tratta di abbattimenti indiscriminati ma di un vero e proprio progetto di rinnovamento che includerà la sostituzione con nuovi esemplari arborei adatti all'ambiente”.

La presidente della commissione ambiente, Mariachiara Barrella, annuncia la redazione del Piano del Verde urbano, “che riveste un’estrema importanza nella gestione e nello sviluppo urbanistico – spiega - per assicurare l’identità paesaggistica dei luoghi”. “L’accurata verifica compiuta dagli agronomi consultati dall’amministrazione – conclude Antonio D’Auria, presidente di Legambiente Baronissi - ha riscontrato l’inevitabile abbattimento perché in queste condizioni gli alberi rappresentano un serio pericolo per i cittadini. Legambiente ritiene che il verde sia una componente essenziale e preziosa dei nostri quartieri e bisogna averne cura. Auspichiamo un sempre maggiore coinvolgimento di Legambiente nelle tematiche ambientali. Siamo pronti da sempre a dare il nostro contributo teso alla salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini”.