“Napoli scorre nel mio sangue. Io sono figlia di Napoli” con queste parole Alessandra Clemente inizia un post con il quale prova a fare il punto dopo la dichiarazione del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che l’ha designata come candidata in pectore degli arancioni alla guida della città.
“Sono figlia di una città meravigliosa quanto difficile, ma soprattutto meravigliosa. Sono figlia della voglia di farcela, di resistere, di superare le difficoltà; con impegno, facendo ciascuno la propria parte. Non ho mai vissuto il mio ruolo di Assessore come una posizione di potere, se non considerando la parola “potere” come possibilità di fare, di poter cambiare le cose con il lavoro, con il dialogo e la partecipazione. Io posso e devo farlo. Nel mio futuro continuerà ad esserci la mia città. E ci saranno l’impegno, la dedizione e la competenza che in questi anni ho sviluppato e che mille volte ho messo in discussione, perché c'è sempre da imparare e da migliorarsi. Da parte mia non può che esserci una totale disponibilità a capire sempre di più, ad ascoltare e ad agire, con una visione chiara e sempre in evoluzione.Nel mio futuro ci siete voi”.
Un post con il quale Clemente lancia la sua candidatura nonostante le parole di Sandro Ruotolo, senatore e zio dell’assessore partenopeo, che ha provato con un tweet a frenare gli entusiasmo.
Parte dunque la campagna di Alessandra Clemente, probabilmente si fermerà prima di arrivare in fondo, prima di diventare davvero la candidata di un campo largo, ma per ora è in campo e non sembra intenzionata a fermarsi.