Napoli

Il presidente del gruppo Giovani Confapi (Confederazione italiana della piccola e media industria) di Napoli, ha commentato con durezza e nettezza la gestione del presidente della Giunta Regionale della Campania, Vincenzo De Luca, dell’emergenza Covid-19.

"Si sente in giro dire che siamo in guerra con il Covid, ma non vorrei che quest'espressione abbia convinto qualcuno di essere l'uomo solo al comando dotato di pieni poteri. I provvedimenti che puntano alla tutela della sanità pubblica e alla salvaguardia della funzionalità ospedaliera sono assolutamente la priorità in questo momento, ma ciò non significa che le attività economiche debbano vivere questi momenti di incertezza senza avere la giusta considerazione - ha sottolineato il leader dei giovani imprenditori napoletani -. Le ordinanze della Regione Campania, e a cascata quelle del governo centrale, rischiano di indebolire comparti già gravemente compromessi dall'ultimo lockdown e dalla crisi che non ha mai smesso di mordere, soprattutto in provincia di Napoli. Non possiamo permetterci passi falsi in questa direzione. Minacciare, come ha fatto il governatore della Campania Vincenzo De Luca, misure draconiane durante le dirette Facebook senza aver incontrato i rappresentanti di categoria, senza aver avuto modo di parlare con chi, come noi, quotidianamente combatte per esistere sul mercato e senza avere un quadro preciso della situazione, che è tutt'altro che florida, è una grave mancanza di rispetto per migliaia di imprenditori e di lavoratori – ha continuato Di Santis –. Diamo atto al presidente De Luca di aver gestito una fase delicatissima negli ultimi mesi, ma questo non può risolversi in un lasciapassare totale. Come da noi suggerito anche nelle scorse settimane, è fondamentale che la Regione Campania attivi una cabina di regia aperta al mondo delle professioni e delle imprese per decidere assieme le misure di contenimento della pandemia più equilibrate e sicure sia per la sanità pubblica sia per il mantenimento delle attività economiche e commerciali. Un nuovo lockdown generalizzato sarebbe una bomba atomica sulla tenuta di migliaia di piccole realtà imprenditoriali che vivono con sgomento il rischio di veder distrutti anni e anni di sacrifici. Al presidente De Luca ribadiamo la nostra disponibilità all'avvio di un percorso condiviso e garantito nell'interesse di tutti", ha concluso Di Santis.