Tabù sfatato al quadrato. L'Avellino ha vinto per la prima volta in campionato a Palermo, Braglia ha esultato per la prima vittoria in carriera contro i rosanero. Così il tecnico dei biancoverdi, al micforono di Radio Punto Nuovo, al termine del match del “Barbera”, valido per la quarta giornata del girone C di Serie C, terminato con il risultato di 0-2: “Il Palermo? Sì, le avevo buscate spesso e volentieri, ma a volte gira, come nella vita. Dobbiamo essere contenti per come stiamo lavorando, per come i ragazzi stanno interpretando le gare. Anche a Viterbo, pur non giocando bene, hanno dato l'anima. Oggi c'era gente che alla fine non ne aveva più, ma giocano con il cuore. Bisogna fare solo i complimenti alla squadra. Il merito è tutto dei ragazzi, sono stati veramente bravi.”
Parole d'elogio per gli attaccanti: “Fella è un giocatore con certe caratteristiche, Maniero con altre; Santaniello si muove molto su tutto il fronte d'attacco; Bernardotto usa la forza, il fisico, la velocità. Meriterebbero di giocare tutti. Devono saper interpretare il momento degli altri. Fella l'ho visto bene in allenamento e l'ho fatto giocare, ma anche chi è subentrato si è fatto valere. Lo spirito deve essere quello perché quello che interessa è la squadra. Non la persona, non il protagonista. Dobbiamo lavorare e stare zitti.”
L'allenatore toscano è perentorio in merito a una vittoria già determinante nell'ottica dei giochi per la promozione: “Parlare adesso di gerarchie nel campionato non è da persone intelligenti, l'Avellino deve solo pensare a lavorare. Ci sono 5 squadre più forti di noi. Dobbiamo colmare il gap lavorando, stando sempre zitti e facendo parlare gli altri.”