L'Avellino ottiene il suo primo, storico, successo in campionato in casa del Palermo. Da Vignola, nell'edizione 1980/1981 della Coppa Italia, a D'Angelo (20') e Fella (57'). Dopo 3 pareggi e 18 sconfitte i biancoverdi sfatano il tabù siciliano, nella quarta giornata del girone C di Serie C, brindano al secondo successo esterno consecutivo, si confermano imbattuti e con la rete involata. Numeri che sintetizzano quanto visto sul campo. Braglia (pure lui non aveva, finora, mai vintro contro le aquile) ha plasmato il gruppo, messo a disposizione dalla proprietà, a sua immagine e somiglianza; il successo, autorevole, ottenuto al “Barbera” certifica le ambizioni d'alta quota irpine.
Le scelte iniziali - Braglia conferma nove undicesimi dell'undici di partenza opposto alla Viterbese nella seconda giornata di campionato. Le uniche novità sono rappresentate da Aloi, a centrocampo, e dal neo-acquisto Fella in attacco. Si accomodano in panchina Maniero (a sorpresa) e Bernardotto. Quattro rotazioni decise da Boscaglia rispetto al match infrasettimanale al “Liberati” contro la Ternana. Titolari Peretti, Broh, Luperini e Lucca. I rosanero avvicendano in extremis anche Accardi a Marconi nello starting eleven tralasciando il 4-3-3 scelto inizialmente per il 3-5-1-1. Partita a scacchi, con la pronta risposta al 3-5-2 dei biancoverdi.
Primo tempo - Avvio di gara propositivo dell'Avellino, che pressa alto ed è costantemente nella metà campo avversaria. Burgio e Fella recuperano un paio di palloni interessanti sulla trequarti senza, però, trovare la giusta misura per l'ultimo passaggio. Al 14', Palermo pericoloso: cross profondo di Odjer, colpo di testa di Valente di poco alto sulla traversa. Al 18', ci prova Santaniello: collo esterno destro ciabattato, che si spegne a lato. Al 21' arriva il vantaggio dell'Avellino, firmato da due palermitani doc: Aloi rientra sul sinistro e mette dentro per D'Angelo, che realizza il secondo gol consecutivo con una gran girata al volo di destro. L'ex Livorno non esulta. Al 29', Boscaglia prova a scuotere i suoi. Fuori Doda, tutt'altro che impeccabile in occasione dell'azione culminata dello 0-1, dentro Kanoute: 4-3-3. Al 34', espulso il direttore sportivo Di Somma per proteste. L'Avellino tiene bene il campo, la difesa si conferma il reparto più attrezzato, la mediana fatica in fase di costruzione, ma si fa valere in interdizione. Apprezzabile pure lo spirito di sacrificio degli avanti in fase di non possesso. Poco prima dell'intervallo, brivido per Miceli e compagni: colpo di testa di Luperini, la palla s'impenna e viene schiacciata da Rauti verso la porta; Forte si salva con i piedi, terza incornata a distanza ravvicinata, la piazza Lucca da posizione centrale: alto. Si va al riposo sul risultato di 0-1.
Secondo tempo - Si riparte senza cambi. Al 48', gol non convalidato al Palermo per evidente fuorigioco di Accardi sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Al 50', doppio cambio per l'Avellino: fuori Burgio e Santaniello, dentro Tito e Maniero. Un giro di lancette più tardi pericoloso Fella, che si coordina in un fazzoletto e batte al volo verso la porta, difesa da Pelagotti, non riuscendone a inquadrare lo specchio. Prove generali di raddoppio, che arriva al 57': palla persa da Kanoute, Fella va via a tutta velocità sull'out mancino e piazza il destro a giro vincente. Tra gli ospiti Marco Silvestri fa rifiatare Aloi (63'); tra le file locali, al 64', Santana e Saraniti rilevano Broh e Lucca. Gli isolani tentano il tutto per tutto completando gli avvicendamenti con Silipo per Rauti. Braglia risponde con Bernardotto e Rizzo per Fella (esordio super) e Ciancio, ammonito. Un minuto primo gran parata di forte su botta di Kanoute. All'80', Maniero sciupa la chance per lo 0-3, ma è dubbio il contatto con Accardi, che gli impedisce la battuta a rete su spiovente di De Francesco. Poco male perché la prestazione è maiuscola, le energie maggiori di quelle del Palermo, grazie al riposo forzato settimanale, e l'amministrazione del doppio vantaggio ordinaria. L'Avellino vince ancora lontano dalle mura amiche.
Il tabellino.
Palermo - Avellino 0-2
Marcatori: pt 21' D'Angelo; st 12' Fella.
Palermo (3-5-1-1): Pelagotti; Peretti, Lancini, Accardi; Doda (29' st Kanoute), Odjer, Broh (19' st Santana), Luperini, Valente; Rauti (27' st Silipo); Lucca (19' st Saraniti). A disp.: Fallani, Matranga, Marconi, Floriano, Martin, Somma, Cangemi, Marong. All.: Boscaglia.
Avellino (3-5-2): Forte; L. Silvestri, Miceli, Rocchi; Ciancio (32' st Rizzo), Aloi (18' st M. Silvestri), De Francesco, D'Angelo, Burgio (5' st Tito); Santaniello (5' st Maniero), Fella (32' st Bernardotto). A disp.: Pane, Pizzella, Dossena, Nikolic, Adamo, Bruzzo. All.: Braglia.
Arbitro: Marcenaro della sezione di Genova. Assistenti: Vitali della sezione di Brescia e Salvalagio della sezione di Legnano. Quarto ufficiale: Costanza della sezione di Agrigento.
Note: Espulso al 34' pt Di Somma (direttore sportivo Avellino) per proteste. Ammoniti: Odjer, Luperini, Aloi, Ciancio e Tito per gioco falloso. Angoli: 9-3. Recupero: pt 1'; st 4'.
Grafica: U.S. Avellino 1912