Benevento

Una sorta di delivery. Droga recapitata a destinazione dopo l'accordo stretto telefonicamente. Kobrett, eroina, marijuana, hashish e cocaina: c'era un po' di tutto in quelle confezioni di “sciroppo” - uno dei termini utilizzati nelle conversazioni – che Angela Fusco, una 45enne di Solopaca, avrebbe distribuito, dopo averle comprate a Caivano, nel 'Parco Verde'..

È finita agli arresti domiciliari, ordinati dal gip Gelsomina Palmieri in una indagine del sostituto procuratore Flavia Felaco, che aveva chiesto la custodia in carcere, e dei carabinieri della Stazione di Solopaca, centrata su fatti che si sarebbero verificati nei primi sei mesi del 2019. 

Secondo gli inquirenti, che hanno tratto le loro conclusioni sulla scorta di intercettazioni telefoniche ed ambientali, immagini riprese da una telecamera piazzata nelle vicinanze dell'abitazione della donna, e delle dichiarazioni degli acquirenti, la 45enne avrebbe organizzato un servizio di consegna a domicilio, servendosi della sua auto, delle sostanze stupefacenti ordinate di volta in volta da consumatori di Telese, Puglianello, Solopaca, Melizzano e San Salvatore Telesino. Otto i capi di accusa prospettati nei suoi confronti, ciascuno dei quali con più episodi di cessione della 'roba'.

”Una cerchia ristretta di acquirenti – così viene definita nel provvedimento- da lei conosciuti e ritenuti fidati”, che la 45enne avrebbe rifornito della droga di cui avevano bisogno. Che esistesse questo tipo di rapporto, lo confermerebbe il tenore di uno dei colloqui registrati. Era capitato, infatti, e certamente non a caso, che uno degli assuntori, dopo aver prelevato due dosi di eroina e cocaina lasciate nel cruscotto della Clio dell'indagata, che in questo modo credeva di poter azzerare il rischio di essere bloccata in flagranza, fosse stato fermato per un controllo, sulla via di casa, dai militari. Che, oltre a sequestrargli la droga' l'avevano condotto in caserma. Quando ne era uscito, la prima cosa che l'uomo aveva fatto era stata una telefonata alla 45enne, per raccontarle quanto gli era accaduto. “Stai apposto'?, le aveva chiesto, temendo che lei potesse essere stata arrestata, poi entrambi si erano convinti che lui fosse stato bloccato in seguito alla spiata di qualcuno. Nessuno di loro immaginava, ovviamente, che i carabinieri ne stessero monitorando i movimenti ed ascoltando le chiacchierate.

“E' emerso chiaramente – scrive la dottoressa Palmieri, che fa anche notare che la 45enne era stata fermata  due volte ad aprile, in pieno lockdown, e denunciata perchè trovata con stupefacenti– che ha posto in essere una fiorente attività di acquisto e successiva cessione di stupefacenti, soddisfacendo una cerchia affidabile di clienti. Si reca quasi ogni giorno a Caivano presso fornitori di fiducia ed è in grado di far fronte alle svariate esigenze dei suoi clienti che spesso richiama alla maggiore circospezione possibile durante gli incontri funzionali alla consegna”. E ancora: “I fatti in contestazione non appaiono espressione di un'attività occasionale bensì frutto di un'attività preordinata e seriale tanto che, verosimilmente, la protagonista dell'attuale vicenda vive soolo ed esclusivamente con i proventi dello spaccio”.

Gli indizi acquisiti sul conto dell'indagata hanno indotto il pm a chiedere ed ottenere l'adozione della misura cautelare, eseguita dai militari. Fusco è difesa dall'avvocato Ettore Marcarelli.