Era stata ribattezzata “Operazione Bora”: il blitz dello scorso 20 gennaio aveva smantellato il “drive in” dello spaccio nel centro storico di Pagani. Nel mirino il sodalizio criminale operativo in Viale Trieste.
A meno di 9 mesi di distanza dai 13 provvedimenti cautelari emessi (7 arresti, 3 arresti domiciliari e 3 divieti di dimora in provincia di Salerno) è arrivata la decisione del gup Gustavo Danise. Al termine del rito abbreviato sono arrivate le condanne - tra 4 e 5 anni di reclusione - per gli 11 imputati.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Angelo Rubano e portate avanti dai carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore e della tenenza di Pagani, avevano documentato un vero e proprio market della droga operativo 24 ore su 24.
Un sistema organizzato in turni, nei quali ognuno aveva un ruolo ben preciso: pusher, vedette e fornitori. Nel corso del blitz sono state sequestrate circa mille dosi di cocaina, 10mila euro in contanti e documentate 155 cessioni di crack e cocaina.
La droga veniva consegnata agli acquirenti in una sorta di drive in. Seduti comodamente in auto, venivano indirizzati ai pusher. Un giro d'affari che garantiva, secondo le ricostruzione degli inquirenti, circa 2mila euro al giorno. Il cuore del business era Viale Trieste, ma si estendeva anche nelle traverse limitrofe. A distanza di nove mesi dagli arresti, è arrivata la condanna al termine de rito abbreviato. Soddisfatto il capo della procura nocerina, Antonio Centore, per il quale sono stati confermati gli elementi raccolti nel corso dell'indagine.